Il Gruppo Barnaba festeggia 30 anni di servizio in carcere con un convegno sull’efficacia della pena


Trent’anni di servizio in carcere. Era il 1987, lo stesso anno in cui fu aperta la casa circondariale della Dogaia, quando il Gruppo Barnaba iniziò le attività di volontariato per i detenuti. L’allora direttore Dessì cercava degli insegnanti per aiutare alcuni reclusi ad ottenere la licenza media. Tra coloro che hanno subito aderito a quella richiesta ci furono Lina Bellandi, che ha seguito i primi passi di questa esperienza e ancora oggi è tra coloro che portano avanti con determinazione i vari progetti promossi del Gruppo, appartenente al Volontariato Vincenziano. Con il tempo gli ambiti di impegno sono cresciuti, non c’è solo l’insegnamento, ci sono anche servizi come i colloqui con i detenuti, i rapporti con le famiglie, il sostegno agli indigenti attraverso un guardaroba, l’accompagnamento all’esterno, l’organizzazione di corsi formativi interni e la promozione di appuntamenti dedicati alla sensibilizzazione del tema carcere alla cittadinanza. Va letto in quest’ottica il terzo convegno del Gruppo Barnaba convocato per sabato 28 ottobre, al mattino, nel salone consiliare di Palazzo comunale.

«Questo convegno – spiega la presidente del Gruppo Barnaba, Maria Gabriela Lai – intende continuare il percorso di conoscenza, affrontando il problema della pena e delle misure alternative al carcere». Infatti il titolo dell’incontro è «La pena è efficace quando…», ai puntini di sospensione seguiranno le riflessioni degli ospiti invitati a tenere gli interventi.

Ecco il programma: alle 9,15 c’è l’introduzione di Barbara D’Orefice, comandante di Reparto del Carcere di Prato, a seguire il magistrato Angela Fedelino parlerà de «L’applicazione della pena nel rispetto dell’imputato e della vittima», poi, prima della pausa caffè, è il turno della presidente Lai con «La parola al volontariato». Alle 11 riprende Antonietta Fiorillo, presidente del tribunale di sorveglianza di Bologna: «Funzione delle misure alternative nell’ambito dell’esecuzione della pena»; chiude l’intervento di Ione Toccafondi, garante dei detenuti del carcere di Prato con un racconto della propria esperienza. L’ordine degli avvocati ha accreditato il convegno con due crediti formativi.

Hanno aderito all’iniziativa: Terra di Mezzo, Centro comunità e carcere, Società di San Vincenzo, Telefono Azzurro, associazione Giorgio La Pira, parrocchia di Maliseti, ufficio Migrantes, Caritas e associazione Don Renato Chiodaroli. Info sul sito web del Gruppo Barnaba, info@gruppobarnaba.it, 3276344386.

G.C.

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments