19 Ottobre 2017

Pericolosa confezione fantasma allestita in casa e garage: l’esposto è arrivato dopo la tragedia di Vaiano


È stata sequestrata stamani dalla squadra interforze una confezione fantasma allestita da due coniugi cinesi in un appartamento con garage in via Fratelli Miniati, una traversa di viale Montegrappa. Nel garage sotterraneo erano state ricavate 21 postazioni di lavoro con altrettante macchine da cucire; la rimessa interrata era comunicante con l’appartamento al piano terra dove erano allestiti i dormitori degli operai e dei due gestori dell’attività, entrambi titolari in passato di confezioni cessate. L’attività economica stavolta era completamente occultata: nessuna iscrizione alla Camera di Commercio, 11 lavoratori a nero, di cui due clandestini e una situazione potenzialmente esplosiva fatta di allacci elettrici di fortuna, abusi edilizi con tramezzature in cartongesso poste perfino a chiusura di finestre ed eventuali vie di fuga. Una situazione forse peggiore di quella riscontrata nell’appartamento di Vaiano, alla Tignamica, nella cui mansarda adibita a confezione abusiva, due mesi fa a seguito di incendio, sono morti due cittadini cinesi.
E proprio dopo quella tragedia è arrivato ai componenti della squadra interforze un esposto dettagliato da parte di alcuni cittadini, ma non dei proprietari dell’appartamento, intestato ad una società. Grazie alla segnalazione, i nuclei speciali della polizia municipale hanno effettuato un’attenta attività di osservazione che ha confermato i sospetti e ha consentito l’accesso, stamani, da parte del gruppo interforze.


L’appartamento e il garage sono stati posti sotto sequestro penale: la 49enne cinese “titolare di fatto” dell’attività è stata denunciata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento di manodopera illegale. Davvero pessime le condizioni igienico-sanitarie e assenti quelle di sicurezza: sono state rimosse 4 bombole di gas e riscontrati numerosi abusi edilizi. Sulla parte posteriore dell’immobile era stato ricavata una sorta di mensa per gli operai, in condizioni fatiscenti.


Al controllo interforze hanno partecipato personale della Questura, polizia municipale, Carabinieri forestali, Guardia di Finanza, ispettorato del lavoro, Asl e Alia.

D.Z.

 

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