15 Ottobre 2017

Rilancio dei circoli e una scuola di formazione politica: i Giovani democratici (Pd) presentano le loro proposte. Intanto è boom di iscritti tra gli under 30 VIDEO


Un documento che sarà votato dagli stessi iscritti al partito e che mette nero su bianco le proposte dei Giovani democratici, la direzione che intendono imprimere alla progettazione politica cittadina, insieme alla dirigenza del Partito democratico nei prossimi anni. “Riflessioni congressuali” per ora è stato votato da 5 dei 40 circoli pratesi: rappresentanza, formazione, politiche di integrazione e sostenibilità sono alcuni dei temi trattati dal dossier, che si pone come il documento ufficiale del congresso in chiusura il 20 ottobre. Gli under 30 (quadruplicati nel giro di un anno, passando da 29 a 140) parlano prima di tutto di rivitalizzazione dei circoli, fino a qualche tempo fa roccaforte del partito e ora – tranne qualche eccezione – in crisi di iscritti e di iniziative. Partendo da un assunto di base: “i circoli sono il primo luogo in cui gli iscritti esprimono le loro idee”. Tra le ricette per ridare voce a questi strumenti di democrazia dal basso, vi sarebbe una ‘iniezione’ di giovani negli stessi direttivi dei circoli. Poi l’importanza della formazione: da dicembre a marzo prenderà corpo il progetto della Scuola Norberto Bobbio, che formerà gratuitamente gli aspiranti dirigenti politici di domani. Una esperienza diversa dalla già esistente Classe Dem,in quanto alle lezioni tenute da politici si affiancheranno quelle di professori (come Michele Ciliberto) e politologi (come Gianfranco Pasquino).

Ascolta l’intervista al segretario dei Gd provinciale Marco Biagioni

I Gd puntano ad avere una rappresentanza maggiore anche negli organi del Partito democratico in via di rinnovamento: quell’Assemblea provinciale che per ora conta solo 3 giovani e quella direzione che ne ha solo uno. La giovanile va invece cauta sul Rosatellum bis, la nuova legge elettorale approvata con voto segreto alla Camera, dopo tre votazioni di fiducia, e criticata da alcuni esponenti dello stesso Pd, tra cui il prodiano Arturo Parisi (che ha definito la giornata di ieri, decimo compleanno del partito, una “giornata di lutto”):

Lucrezia Sandri

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