Nata nella primavera del 2000 grazie all’impegno della Cooperativa Terminale, della Provincia e del Comune di Prato, la scuola di cinema Anna Magnani per la direzione di Massimo Smuraglia è da allora una istituzione culturale in città: da novembre ripartono i corsi di storia del cinema, regia, sceneggiatura, recitazione e tanti altri. Sono già aperte le iscrizioni. Novità di quest’anno, l’attivazione di un secondo corso di sceneggiatura, sempre tenuto dalla professoressa Ilaria Mavilla.
Ma non solo corsi: è già partito il ciclo di incontri alla Biblioteca Lazzerini che ogni sabato proietta nel cinema di fantascienza anni Novanta. Giovedì 26 ottobre, inoltre, alle 21 alla Casa del popolo di Coiano, saranno proiettati i corti degli allievi di fine anno scolastico 2016-2017. Una serata durante la quale sarà possibile anche chiedere informazioni per i nuovi corsi.
Importante, per la vita della scuola, l’istituzione inaugurata a fine settembre delle Manifatture digitali, con cui si conta di collaborare al più presto per la realizzazione di un teaser (campagna pubblicitaria per lanciare un progetto NdR) sulla vita di Margherita Datini e del film “Vite parallele”, un mediometraggio sulla Resistenza a Firenze realizzato dai docenti e dagli allievi della scuola. L'”Anna Magnani”, però, che il prossimo anno sarà ufficialmente ‘maggiorenne’, ci tiene a levarsi qualche sassolino dalla scarpa: primo tra tutti quello relativo ad una sede appropriata in cui tenere i corsi: “il cinema Terminale – precisa il direttore Massimo Smuraglia – è, appunto, un cinema e da due anni, per esempio, un corso con numerosi partecipanti come quello di recitazione lo abbiamo dovuto spostare a Officina giovani”. L’assessorato alla Cultura ha preso atto della richiesta, proponendo altre sedi in città che, per il momento a quanto pare, si sono rivelate non idonee.
E poi c’è la questione contributi: la precedente amministrazione Cenni ha tagliato le risorse e quella attuale non le ha ripristinate. Vita non facile per l’unica scuola di cinema di Prato che si regge unicamente sulle quote degli iscritti (peraltro mai aumentate) e che ambisce a fare concorrenza alle ben due scuole analoghe presenti nella vicina Firenze.
Guarda il video con l’intervista a Massimo Smuraglia
Lucrezia Sandri
