18 Novembre 2017

Al Pin un convegno su “Economia circolare e riuso delle acque”: con l’acquedotto risparmiati 80 milioni di metri cubi d’acqua di falda


Dal 1998 al 2016 a Baciacavallo sono stati riciclati quasi 80 milioni di metri cubi di acqua: per l’esattezza si è evitato di attingere dalla falda 79.250.000 metri cubi. È uno dei dati che fotografano l’importanza dell’acquedotto industriale di Gida per la gestione sostenibile della risorsa idrica e per garantire l’approvvigionamento ad uso produttivo delle aziende.
Proprio la partecipata di Comune, Confindustria Toscana Nord e Consiag, assieme alla Fondazione Datini, promuove martedi 21 novembre al Pin un convegno dal titolo “Economia circolare e riuso delle acque: Strategia, Cultura d’Impresa, Tecniche di Gestione e Controllo”. L’appuntamento, aperto a tutti, è in programma dalle 9 alle 13,30 preso la Sala Blu di piazza Ciardi. Durante i lavori si parlerà del funzionamento dell’impianto di riciclo delle acque con annesso acquedotto industriale, primo e unico caso in Europa, che utilizza le acque derivanti dall’impianto di depurazione centralizzato di Baciacavallo, trattate e opportunamente miscelate con le acque del fiume Bisenzio. Le due linee di impianto di affinamento hanno, complessivamente, una potenzialità di 11 milioni di metri cubi annui.
L’acqua riciclata da Gida viene reimmessa nella rete di distribuzione attraverso due linee di condotte, per un’estensione totale di 75 km. L’acqua affinata a Baciacavallo è utilizzata in ambito irriguo (per aree verdi e florovivaismo), civile (alimentazione di impianti antincendio dei Macrolotti 1 e 2) e industriale (come acqua di processo, di lavaggio). Nel complesso sono 73 le aziende umide che reimpiegano acqua di riciclo per le lavorazioni e 147 le imprese allacciate ad uso antincendio.
Il convegno, aperto a tutti, prevede i saluti di Alessandro Brogi e Simone Ferretti, rispettivamente presidente e direttore generale Gida, e di Simone Barni, vicepresidente di Publiacqua. Dopo l’introduzione di Giampiero Nigro, direttore scientifico della Fondazione Datini, sono previsti gli inteventi dei relatori.
Il dottor Massimo Del Bubba, del Dipartimento di chimica dell’Università di Firenze parlerà del riutilizzo delle acque a scopo irriguo presentando l’esperienza del progetto Irrigatio, portato avanti dall’ateneo fiorentino in collaborazione con Gida, nel quadro di EranetMed, programma europeo sui temi delle energie rinnovabili e delle risorse idriche nell’area del Mediterraneo. L’indagine scientifica, che è stata avviata nel maggio 2016 e andrà avanti fino ad aprile 2019, si pone l’obiettivo di studiare il trasferimento di selezionati indicatori chimici e microbiologici dall’acqua al suolo e dal terreno a due tipi di colture, la fragola e l’olivo, ampiamente diffuse nell’area mediterranea.
L’ingegnere Michele Allocca di Gida illustrerà le caratteristiche fondamentali dell’acquedotto industriale di Prato. La dottoressa Donatella Fibbi di Gida si concentrerà infine sui sistemi di Assicurazione Qualità & Ricerca adottati nel processo di depurazione delle acque.

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