Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: le iniziative nel comune di Prato


Anche quest’anno il comune di Prato dice no alla violenza sulle donne e lo fa attraverso una tre giorni di iniziative che spaziano dall’approfondimento allo spettacolo. Si celebra così la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, fissata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per il 25 novembre. Si comincia il 23 con una serata di riflessioni e testimonianze a cura del Club di Prato del Soroptomist dal titolo “Orfani di femminicidio. Vittime dimenticate”. Il Soroptomist si occupa di sostenere anche dal punto di vista economico le donne in difficoltà e giovedì farà un focus sui ragazzi rimasti orfani in seguito all’uccisione per femminicidio delle proprie madri: “I ragazzi orfani dal 200 al 2017 i Italia sono più di 1600, hanno grossi problemi psicologici perchè figli della vittima ma anche del carnefice”, spiega Elisabetta Cherubini, presidente del Club pratese del Soroptomist International.

É il centro antiviolenza La Nara, al quale è riservato il pomeriggio del 25 novembre per il suo evento in piazza del Comune, ad offrire una panoramica del fenomeno della violenza di genere relativo a Prato: nel 2016 il centro ha raccolto 237 nuove denunce di donne maltrattate, 12 in più rispetto all’anno precedente, mentre il dato del primo semestre 2017 risulta in linea con quello del primo semestre 2016. Il 75% delle richieste di aiuto proviene dal comune di Prato; in provincia spiccano – in rapporto al numero di abitanti – le cifre di Montemurlo con il suo 8,5% e Carmignano e Poggio, che insieme fanno arrivare alla Nara il 7,5% delle denunce. “La novità del 2016 è che c’è stato un’emersione del fenomeno tra le donne straniere – riferisce Loredana Dragoni, presidente del Centro antiviolenza La Nara -; se fino al 2015 denunciava il 70% delle donne, contro il 30% delle donne straniere, siamo passati dal 60% delle italiane e al 40% delle straniere. Nel caso di quest’ultime, funziona molto il passaparola tra donne e il lavoro che facciamo durante tutto l’anno nelle scuole e che poi ha dei riflessi in ciò che i bambini e gli adolescenti riportano in famiglia in termini di cultura”. Le donne che denunciano violenza sono sempre più giovani e impiegano meno tempo per rivolgersi ad un centro specializzato – sottolineano ancora le analisi fornite dal Centro La Nara -; sono divise equamente tra occupate e disoccupate e il 50% di loro ha un diploma di scuola superiore o addirittura la laurea. Solo il 28% dei maltrattanti ha invece una laurea (ma il 65% di loro risulta occupato). Come detto, La Nara sarà in piazza del Comune dalle 15 con il suo evento “Per me la violenza contro le donne è…”: nessun flash mob, come gli anni scorsi; per il 2017 si è optato per una riflessione che coinvolgerà tutti i passanti, che saranno “intervistati” da una fotoreporter e saranno poi invitati a scrivere un proprio pensiero su dei pannelli.

In calendario per la Giornata contro la violenza sulle donne anche lo spettacolo “La dea dei serpenti” per la regia di Consuelo Ciatti e Giovanni Nuti, che debutterà la sera del 25 novembre alle 21 sul palco del Teatro Magnolfi (in replica domenica sempre alle 21). Il 26 novembre alle 17 al Museo di Palazzo Pretorio sarà la volta del concerto-omaggio a Rosa Balistreri “A piedi nudi”.

Lucrezia Sandri

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