21 Novembre 2017

Matteo Campodonico a Prato per raccontare Wyscout: la piattaforma che ha rivoluzionato il calcio VIDEO


La passione per il calcio l’ha sempre avuta, così una volta completati gli studi di Economia ha unito l’amore per il pallone, le competenze e l’idea per fondare insieme ad un amico quella che oggi è diventata la piattaforma del calcio globalizzato: Wyscout. Matteo Campodonico, 41 anni, ligure di Chiavari, è stato l’ultimo ospite della rassegna voluta dalla preside del Conservatorio di San Niccolò Mariella Carlotti “La vita è la realizzazione del sogno della giovinezza”, che ha visto alternarsi nel Conservatorio quattro persone che sono riuscite a coronare il proprio sogno: dall’attore all’avvocato, fino al comico e l’imprenditore.
L’idea di quello che allora non era ancora Wyscout nasce nel 2004. Matteo e l’amico Simone Falzetti cominciano a riprendere le partite dei dilettanti liguri (Matteo ha giocato fino alla Promozione), montano i filmati e li propongono agli allenatori, sezionando le singole fasi di gioco: dai calci d’angolo alle punizioni, per sottolineare movimenti ed errori. La svolta arriva quando i due – di fede genoana – propongono la cosa all’allora tecnico rossoblu Serse Cosmi. All’allenatore l’idea piace così, tra alti e bassi, sacrifici e perfezionamenti del prodotto, Matteo, Simone, il nuovo socio Pier Saltamacchia si espandono, fino a fare di Wyscout un’idea rivoluzionaria, una vera e propria banca dati del calcio mondiale con analisi di situazioni tattiche, screening di calciatori e dei possibili prospetti del futuro.
Oggi Wyscout conta 400 dipendenti e lavora con 800 squadre tra cui Milan, Juve, Barcellona, Manchester City, fatturando 10 milioni di euro l’anno. Ascolta l’intervista a Campodonico.

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