Conoscere se stessi, prima di tutto. Parte da questo assunto il progetto di orientamento alla scelta della scuola superiore attivato da quest’anno alla scuola media Salvemini-La Pira di Montemurlo. L’iniziativa, che coinvolge tutti gli attori in gioco dagli studenti ai loro genitori fino ad arrivare agli insegnanti, è stata resa possibile grazie alla partecipazione ad un bando ministeriale che erogherà di qui a fine anno 58mila euro. Una delle novità del progetto, che è stato elaborato dai docenti in vista della partecipazione al bando, è l’attivazione dell’orientamento sin dalla prima media. “Rispetto agli altri anni, in cui l’orientamento veniva vissuto come un momento a ridosso dell’iscrizione scolastica – commenta Rossella De Masi, assessore alla Pubblica istruzione del comune di Montemurlo – adesso abbiamo un progetti che fa dell’orientamento un processo di autostima e conoscenza di sé, a partire sin dall’inizio del percorso scolastico delle medie”.
Ovviamente, l’attività sarà modulata anno per anno: le prime medie seguiranno dei percorsi guidati da psicologi per imparare a riflettere sulle proprie debolezze e sui propri punti di forza; nelle seconde si punterà sull’approfondimento delle dinamiche relazionali. A questo proposito, a quattro classi di seconda media sarà proposta una due giorni a Bagno di Romagna, dove – bussola in mano – ci si metterà alla prova nella natura e in un contesto sconosciuto (orientamento anche come conoscenza dei propri limiti). Grazie alla collaborazione con Confartigianato, i ragazzi di terza media avranno la possibilità di conoscere le varie figure dell’artigianato attraverso un confronto diretto con i protagonisti, con chi da anni svolge questo tipo di lavoro (dalla parrucchiera al liutaio all’artigiano tessile ecc). “Il coinvolgimento diretto di professionisti, imprenditori e associazioni di categoria è fondamentale in questo progetto – riferisce il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini -. Sarà anche un modo, questo, per dare nuova linfa ad un’idea di alternanza scuola-lavoro che spesso nella pratica si riduce, per lo studente delle superiori, ad uno stare a guardare gli altri che lavorano o, nei casi peggiori, ad un far fotocopie”.
Un ruolo importante, come detto, lo avranno sia i docenti, per i quali saranno attivati dei corsi di formazione, sia i genitori dei ragazzi. “La formazione dei docenti è importante in quanto l’anno prossimo, quando verranno meno le risorse ministeriali, saranno loro a dover portare avanti con le loro forze il progetto – sostiene il dirigente dell’Istituto comprensivo Margherita Hack, di cui la Salvemini-La Pira fa parte, Paolo Calusi -. Per quanto riguarda i genitori, poi, bisogna imparare a passare dalla frase ‘mio figlio è bravo’ a ‘mio figlio è bravo a fare questo’, in quanto questo passaggio è l’unico modo per vincere lo stereotipo secondo il quale gli studenti meno forti a scuola devono fare un professionale e quelli più diligenti devono scegliere un liceo”.
(Nella foto in evidenza, da sinistra: il dirigente scolastico Paolo Calusi; l’assessore comunale di Montemurlo alla Pubblica istruzione Rossella De Masi; il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini)
Lucrezia Sandri