20 Novembre 2017

My story, oltre 500 persone da tutta la Toscana a confronto sul tema della dislessia


Oltre 500 persone, arrivate da tutta la Toscana, hanno partecipato sabato alla tappa pratese di My story, progetto nazionale dell’Associazione italiana dislessia, animato da un team di giovani che gira l’Italia per raccontare in prima persona la propria esperienza diretta, per dire che la dislessia si può gestire e che oggi ci sono strumenti tecnologici compensativi che possono dare un aiuto fondamentale.
Sul palco del teatro del Convitto Cicognini a presentare le loro avvincenti testimonianze il pratese Gabriele Cordovani, 25 anni, Martina Ferrari, milanese di 26 anni, e Davide Rizzi, un giovane proveniente da Bergamo. “Sono stati tutti e tre bravissimi ed efficaci nei messaggi che hanno voluto comunicare – commenta la presidente di Aid Prato, Manuela Zacchini – Questo progetto è molto utile perché avvicina i ragazzi e le famiglie in modo immediato. La dislessia è un disturbo che oggi può essere fronteggiato, l’importante è che scuola e famiglia utilizzino gli strumenti giusti”. L’iniziativa ha visto gli interventi anche della consigliera regionale Ilaria Bugetti, della presidente del consiglio comunale Ilaria Santi, e dell’assessore all’Innovazione del Comune di Prato, Benedetta Squittieri.
Emozionante l’incontro dei tre protagonisti di My Story con gli studenti. Erano presenti sette scuole: l’istituto Buzzi, i licei Copernico, Brunelleschi e Livi, gli istituti Puddu e Lippi di Prato. Presente anche una classe dell’Istituto alberghiero Ricasoli di Colle Val d’Elsa.
La sezione pratese di Aid sta preparando il programma di incontri dedicati a genitori e insegnanti per il 2018. Intanto sabato 2 dicembre, alle 21, sempre al Tetro del Convitto Cicognini è previsto uno spettacolo di autofinanziamento. La Compagnia Quelli del IV presenta Romeo, quasi e Giulietta pure, ideato, scritto e diretto da Paola Sannino.

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