Chi studia al Buzzi trova presto un lavoro mentre per accedere all’università, e strappare voti eccellenti, conviene iscriversi al liceo Copernico. I consigli di amici e parenti, stavolta, non c’entrano: a parlare sono i dati del report annuale “Eduscopio” stilato dalla Fondazione Agnelli. Un focus che indica – numeri alla mano – le scuole superiori che meglio preparano al mondo accademico o alla giungla del lavoro post-diploma.
Per quanto riguarda l’accesso agli Atenei – e dunque la strada verso l’agognata laurea – a vincere la sfida tra i licei pratesi ad indirizzo scientifico e linguistico è l’istituto Copernico, rispettivamente con 81 e 70 punti: la media tra i voti registrati dalle matricole e il numero dei crediti ottenuti consente al polo di via Borgo Valsugana di piazzarsi, in entrambi i casi, davanti al liceo Livi di via Marini, che sullo scientifico supera (a sua volta) Gramsci-Keynes, Convitto Cicognini e Conservatorio San Niccolò.
Per i licei classici il risultato migliore, in termini di preparazione degli studenti, spetta invece al Cicognini-Rodari, che con oltre 73 punti brilla in cima alla classifica, davanti al Convitto Cicognini. Sempre il Cicognini-Rodari ottiene invece 54 punti per l’indirizzo di Scienze Umane.
Altro fronte interessante, quello degli istituti tecnici, via prediletta per chi intende accedere prima al mondo del lavoro. La percentuale maggiore di occupazione post-diploma spetta al Buzzi, in particolare per il settore tecnologico, con un bel 78%. Per il settore economico il Dagomari batte invece il Gramsci-Keynes di una decina di punti. Per chiudere, nei settori servizi e industria, le realtà del Datini e del Marconi: la percentuale di occupati sfiora, nel primo caso, quasi il 44%; nel secondo, oltre il 53%.
DI SEGUITO, ALCUNE TABELLE RIASSUNTIVE DEL RAPPORTO EDUSCOPIO, CHE EVIDENZIANO I SINGOLI DATI DEGLI ISTITUTI PRATESI PER INDIRIZZO SI STUDI:
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