Una piccola guida in italiano e in cinese per conoscere meglio le numerose attività commerciali che costellano via Pistoiese e via Filzi: è l’idea di due studentesse dello Ied, l’Istituto Europeo del Design. Grazie alla collaborazione che il comune di Prato ha avviato proprio con lo Ied di Firenze, Valentina Todaro e Xinyan Lin hanno trasformato la loro tesi di laurea in una brochure dal titolo “Passaparola” (sottotitolo: “Prato – Scopri il vicinato”, dove la parola “vicinato” contiene volutamente la parola “Cina”).
Nella guida viene osservato il criterio dell’alternanza tra un esercizio commerciale italiano e uno cinese: appaiono così, con piccole descrizioni e l’indirizzo con numero di telefono, il Ristorante Pizzeria da Giovanni Cavallino rosso; il Ristorante cinese Orchidea; il Ristorante Ravioli Liu; il Bar prima fermata (con i suoi tipici Bubble Tea, a proposito dei quali la guida recita: “si tratta di una bevanda a base di tè a cui si uniscono succhi di frutta e sciroppi: Però la vera particolarità è l’aggiunta di palline di tapioca oppure di popping boba, perle trasparenti ripiene di sciroppi”); il Bar Lo Scalino e altri. In fondo alla guida, anche un piccolo omaggio alle tradizioni culturali delle due comunità, con una parte appositamente dedicata alle festività comuni a italiani e cinesi (sostanzialmente 1 maggio festa dei lavoratori e celebrazione dei defunti, che però in Cina cade il 5 maggio). “Un modo per conoscersi meglio e per far conoscere all’una e all’altra comunità negozi che, nel caso di quelli italiani, hanno una storia notevole alle spalle, e, nel caso di quelli cinesi, sono caratterizzati da un respiro internazionale”, ha commentato l’assessore comunale allo Sviluppo economico Daniela Toccafondi.
Oggi la presentazione di “Passaparola” presso lo spazio dell’associazione culturale Chi-na in via Pistoiese alla presenza di Alessandro Colombo, direttore dello Ied Firenze; di Luca Parenti, coordinatore dei corsi di specializzazione dello Ied; dell’assessore Toccafondi e di Valentina Todaro, una delle due studentesse coinvolte nel progetto (Xinyan Lin si trova attualmente in Cina).
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Lucrezia Sandri
