8 Dicembre 2017

Figline piange Mario Becchi, era considerato il “sindaco” del paese


Il paese di Figline perde uno dei suoi personaggi storici. È morto questa mattina all’età di 88 anni Mario Becchi, considerato da molti come “il sindaco” del paese. Militante del partito comunista, è stato per numerosi mandati consigliere di quartiere e poi della circoscrizione nord. Proveniva da una famiglia autenticamente antifascista, il fratello Vinicio è stato uno dei pochi partigiani della Brigata Bogardo Buricchi a salvarsi dall’eccidio di Figline.
Il tragico episodio avvenuto il 6 settembre 1944, con l’uccisione dei 29 partigiani da parte delle truppe tedesche, ha colpito in maniera indelebile la vita di Mario Becchi e della moglie Lina, una delle ultime testimoni dirette di quell’eccidio. Allora Mario aveva quindici anni e fu lui, assieme ad altri paesani, a togliere le corde dal collo dei partigiani impiccati e a dare loro una degna sepoltura.
Del partito comunista fu militante appassionato e tra i più noti di Figline, tanto che divenne ben presto punto di riferimento per il paese. Con i fratelli Floris e Vinicio fu tra i fondatori della casa del popolo.
Fu anche uomo del dialogo. Negli anni della contrapposizione tra cattolici e comunisti creò una alleanza tra la parrocchia di San Pietro e la locale sezione del partito. Insieme al parroco don Giuseppe Billi dette vita al Comitato d’iniziativa paesana e a numerose e apprezzate iniziative, come l’annuale festa degli anziani, partecipata da moltissimi pratesi, e il gemellaggio con il paese di Marzabotto, duramente colpito come Figline durante la seconda guerra mondiale.

 

Mario Becchi sarà ricordato domani, sabato 9 dicembre, con un funerale civile. Alle ore 15 la salma sarà accompagnata da parenti e amici nel cimitero di Figline.

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