La sezione femminile della Misericordia compie 35 anni e pubblica le «Storie di generosità»


Da 35 anni al servizio di chi ha bisogno. «Festa di compleanno» per la sezione femminile della Misericordia di Prato che ieri, lunedì 11 dicembre, si è ritrovata con il vescovo Franco Agostinelli nella sede di via Convenevole per celebrare la speciale ricorrenza.

Nell’occasione è stato presentato un volume intitolato: «35 anni per gli altri. Storie di generosità, impegno e amore al servizio dei più deboli», curato dal giornalista Piero Gherardeschi. Una testimonianza che si aggiunge e completa quella realizzata in occasione del trentennale della sezione femminile – realizzata sempre da Gherardeschi – all’interno della quale vengono ripercorse le tappe e le attività effettuate negli ultimi cinque anni dal gruppo di consorelle.

«I 35 anni di attività non sono un punto di arrivo, né di autocelebrazione, ma una occasione per guardarsi indietro, capire cosa è stato fatto, e proiettarsi verso il futuro – spiega la presidente Maria Petrà –, questa pubblicazione nasce a testimonianza di una nuova tappa percorsa dalle consorelle lungo la strada della solidarietà, e allo stesso tempo un modo per rinnovare l’impegno al quale saranno chiamati negli anni a venire i confratelli e le consorelle nei confronti dei più bisognosi».

 

 

Nel libretto è stato pubblicato per la prima volta il verbale costitutivo della sezione di via Convenevole. Tra le attività descritte c’è l’accoglienza nel 2013 di quindici bambini bielorussi; la nascita di una Misericordia in Giappone all’indomani del terremoto che aveva devastato Fukushima. Da non dimenticare poi l’ottobre del 2015, quando a Prato si è svolto il 30esimo congresso nazionale del Telefono Amico Italia, uno dei cardini sui quali si è mossa da sempre l’attività della sezione femminile della Misericordia di Prato. A queste poi si aggiungono le attività di assistenza domiciliare e ospedaliera; la ludoteca per i minori, il telesoccorso, il supporto nel trasporto di pasti caldi alle persone sole in situazioni di disagio. Ma anche l’assistenza scolastica e il servizio di doposcuola; il guardaroba, la segreteria e l’assistenza agli anziani in case di riposo e strutture extraospedaliere. Fiore all’occhiello della Sezione è poi il Soccorso Clown, un progetto per rendere meno difficile il soggiorno all’interno dell’ospedale dei piccoli ammalati.

«Quella della Sezione Femminile è una storia fatta di generosità, impegno e amore a servizio dei più deboli – conclude monsignor Agostinelli –, credo che la storia della Misericordia a Prato non sia ancora finita di scrivere, se mai potrà esserlo. Nuovi bisogni e nuovi poveri si affacciano sulla scena quotidiana, e la Misericordia è sempre in prima linea per comprenderli e indicare i giusti percorsi. L’auspicio è che possa continuare il proprio cammino e che faccia da esempio alle giovani generazioni».

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