Viaggio nel Natale pratese tra solidarietà, folclore e tradizione – VIDEO

Solidarietà, folclore e tradizione nel segno del significato più autentico del Natale, quello della nascita di Gesù. Il 25 dicembre a Prato è stato vissuto in modo molto intenso nelle famiglie, in parrocchia e in ogni frazione.

Nel servizio che trovate qui sotto vi raccontiamo il viaggio compiuto in città nei giorni di Natale e della vigilia. Siamo andati alla mensa dei poveri in via del Carmine, dove anche quest’anno l’associazione Giorgio La Pira ha offerto il pranzo della festa ai propri ospiti.

Poi siamo andati alla parrocchia di Galcetello. Qui la San Vincenzo ha preparato un ricco pranzo alle persone che assiste durante il corso dell’anno, agli anziani soli e agli operatori di carità. Una iniziativa che si ripete dopo il buon successo dello scorso anno e che ha visto la partecipazione di persone di fede islamica, le quali hanno condiviso con i presenti piatti della propria tradizione.

Siamo andati a Iolo, dove per una notte, quella di Natale, il paese si è trasformato in Betlemme ai tempi di Gesù. Oltre duecento figuranti hanno partecipato al presepe vivente organizzato dalla Misericordia locale. Una rievocazione molto curata, costata mesi di lavoro, che ha richiamato moltissime persone, arrivate per ammirare le antiche botteghe, i centurioni e i pastori con le pecore che hanno animato le vie del centro. Una grande capannuccia è stata sistemata in piazza della pieve davanti alla chiesa di San Pietro. L’appuntamento con il presepe vivente si ripeterà sabato 6 gennaio a partire dalle ore 17.

Infine le nostre telecamere sono andate in duomo per assistere alla tradizione tutta pratese che ogni anno si compie il 25 dicembre, con l’ostensione del Sacro Cingolo e l’esposizione del reliquiario che conserva un sasso che la devozione popolare ritiene sia uno di quelli con cui fu lapidato Santo Stefano, il primo martire cristiano, patrono di Prato.