27 Gennaio 2018

Case-fabbrica, Brezzo (Cgil): “Bene i controlli Asl, ma servono anche quelli di Inps e Ispettorato del lavoro”


“Niente di nuovo. Altre case fabbrica sequestrate a Prato. Un sistema che la Filctem Cgil continua a sostenere non si arresterà se non si andrà a colpire il problema al cuore. E il cuore è il luogo in cui le stoffe che si cuciono nelle confezioni vengono realizzate: poco più di una manciata di tintorie e stamperie.
Quanto tempo serve ancora per provare a cambiare strategia? – sono le parole di Massimiliano Brezzo, segretario della Filctem Cgil Prato – È palese che ci siano centinaia di appartamenti-dormitorio funzionali alle imprese illegali con decine di lavoratori sfruttati. E a fronte di uno che chiude, ce ne sarà sempre un altro che apre. Lo abbiamo detto più volte e scritto sul Protocollo per il lavoro dignitoso che abbiamo consegnato a tutti gli organi di controllo – prosegue Brezzo – E abbiamo scritto, tutti insieme, con tutte le categorie economiche, che a fianco dei controlli Asl, certamente necessari, sono indispensabili anche controlli da parte di Inps e Ispettorato per verificare le condizioni di lavoro di chi occupa i posti-letto in quei dormitori.
Anche i recenti articoli che riferiscono dei sequestri delle fabbriche dormitorio non parlano di verifiche sull’eventuale lavoro nero degli occupanti o sui contributi non versati da parte dei titolari – rilancia il segretario – E non può essere altrimenti perché l’Asl non ha queste competenze. Il “sistema” lo sa e prospera, ogni singola confezione-dormitorio o casa-fabbrica è sacrificabile: l’importante è mantenere circa quattromila aziende dove si possano sfruttare persone di ogni etnia, specie la notte e la domenica, quando i controlli, a Prato, sembrano vietati dalla legge.
“Il Protocollo, che il primo marzo compie un anno, illustra nel dettaglio che le case fabbrica sono alimentate dal tessuto tinto o stampato in una ventina di tintorie e stamperie e che queste producono con gli stessi metodi, negli stessi orari e con lo stesso indegno sfruttamento della mano d’opera. Basterebbe che chi di dovere verificasse se questo è vero. E, se lo fosse, controllasse come, e soprattutto quando si lavora in quest’ultime. A distanza di quasi un anno ancora non ci risultano controlli notturni o festivi”.

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Rudy
Rudy
6 anni fa

Sono iniziati a tappeto dopo il servizio di striscia la notizia come sempre