16 Gennaio 2018

È morto don Stefano Faggi, per molti anni medico anestesista dell’ospedale e figlio del noto pediatra Mario


La Diocesi di Prato piange la scomparsa di don Stefano Faggi. Il sacerdote, 59 anni, è morto nel primo pomeriggio di oggi, martedì 16 gennaio, nella sua camera in Seminario al termine di una lunga malattia.

Don Stefano Faggi è stato ordinato prete dal vescovo Franco Agostinelli appena tre anni fa. La sua viene definita una vocazione adulta, arrivata dopo una lunga esperienza lavorativa come medico anestesista all’ospedale di Prato. Il desiderio di diventare sacerdote nasce in lui già a diciotto anni ma lo tiene dentro di sé, condividendolo solo con il suo padre spirituale, lo zio don Mario Bonacchi. In quel momento Stefano Faggi non poteva lasciare la famiglia, in particolare il fratello disabile Luca, maggiore di due anni, affetto da una grave encefalopatia contratta da bambino. La famiglia Faggi, molto conosciuta in città, era composta da medici: lo erano il babbo Mario, noto pediatra, la mamma Giuseppina e anche lo zio don Bonacchi.

Stefano ha seguito la loro strada e poi ha accudito amorevolmente i propri familiari fino al giorno della morte dei genitori. A quel punto, con il fratello Luca in età avanzata, ospitato in una casa famiglia, Stefano decide che è arrivato il momento di iniziare il cammino del sacerdozio. Entra così in Seminario e il 19 aprile 2015 viene ordinato assieme al giovane don Marco Degli Angeli sacerdote della Chiesa di Prato.

La salute di don Stefano è sempre stata fragile e negli ultimi anni è molto peggiorata. Su consiglio del Vescovo ha continuato a vivere con la comunità del Seminario, un ambiente protetto grazie al quale ha potuto vivere il suo ministero di sacerdote servendo messa in cattedrale. E poi ha svolto l’incarico di vice rettore fino a che le sue condizioni glielo hanno consentito.

I funerali di don Faggi saranno celebrati in duomo giovedì 18 gennaio alle ore 15. Questa sera alle 21, nelle cappelle del commiato della Misericordia, si tiene la recita del rosario.

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
6 anni fa

Ancora non sembra vero che Martedì ci ha lasciato il nostro caro Don Stefano Faggi a soli 59 anni e quasi tre anni di sacerdozio(il suo compleanno era il Primo Ottobre e la sua ordinazione sacerdotale risale al 19 Aprile 2015 insieme a Don Marco Degli Angeli diventato Vice Rettore del Seminario Vescovile). Conoscevo Don Stefano da quando era seminarista e anche allora si vedeva che non stava tanto bene però non avrei pensato che in questi ultimi tempi il suo stato di salute peggiorasse in fretta. Una volta ordinato sacerdote celebrò la sua prima messa alla Basilica di Santa Maria delle Carceri e poco dopo fu ricoverato all’Ospedale di Careggi per problemi di salute ma poi si riprese e fu presente alla visita del Santo Padre in Cattedrale quel Martedì 10 Novembre 2015 insieme al Vescovo e al clero pratese, al Rettore del Seminario e ai seminaristi, alle autorità civili e religiose e a tutte le persone che avevano serie disabilità al punto che non riuscivano a cammin are fra cui l’anziano prete Don Bruno Belli decano del clero pratese. Successivamente ebbe un nuovo crollo e si riprese però doveva aiutarsi con una bombola d’ossigeno per respirare meglio ma questo non lo bloccò definitivamente perchè seppure vivesse con la comunità del seminario fece il vice parroco in Duomo, concelebrava la Messa al mattino insieme al Rettore Don Daniele Scaccini per i seminaristi, quando veniva detta la Messa per noi soci serrani all’inizio del nuovo anno, a Natale e a Pasqua celebrata dal vescovo e si univa a noi per i pranzi, le cene e i rispettivi conferenzieri. Non faceva mancava il suo aiuto ai seminaristi quando erano in prossimità degli esami e tante le persone che incontrava perchè volevo ritrovare la strada che conduce a Dio una cosa he faceva da quando era seminarista. Purtroppo la sua salute peggiorò velocemente la scorsa estate e non si faceva più vedere agli incontri del Serra perchè le forze venivano meno e alla fine il Signore l’ha ripreso con se e mi restano nel cuore le parole pronunciate dal vescovo quando ha detto che il suo esempio è di una testimonianza vera e concreta perchè la sua vita non è stata soltanto quella da seminarista e sacerdote ma anche quando svolgeva la professione di medico anestesista e tanti suoi colleghi erano presenti al suo funerale. Ciò che mi resta impresso nella figura di Don Stefano è la sua grande fede e umanità perchè nonostante fosse consapevole della sua situazione diceva sempre che era pronto ad andare incontro al Signore quando sarebbe giunta la sua ora e voleva che si cercasse di stare bene noi senza preoccuparsi troppo di lui. Conservo ancora un caro ricordo avvenuto in seminario in occasione di un’incontro col Serra Club quando parlando con lui mi disse che il suo stato di salute sarebbe peggiorato senza nessuna possibilità di miglioramento però mi sorrise dicendomi così:”cerca di stare bene te” perchè notava la mia sensibilità e quando vedeva che ero preso da paure inutili sapeva come tranquillizzarmi cosa che faceva anche con i seminaristi. Ho pregato tanto per lui e ora che è in cielo insieme ai suoi cari, allo zio Don Mario Bonacchi e al confratello Don Bruno Belli andatosene il giorno dopo Don Stefano chiedo una supplica affinchè possa sentire nuovamente la sua presenza e la sua voce che mi dice di stare tranquillo e sereno. Ciao amico mio. Sono felice di averti potuto conoscere e sicuramente un giorno ci rincontreremo e saremo nuovamente insieme nella Casa del Padre

Aniello Lettieri
Aniello Lettieri
6 anni fa

Una breve ma intensa testimonianza la mia.Non sapevo del dott.Faggi sacerdote e chiamato così presto al cielo. Non mi sorprende però. Ho lavorato al Misericordia e Dolce come infermiere per due anni dal 1999 al 2001.Ricordo perfettamente la cortesia,gentilezza il suo guardare negli occhi fino al cuore di questa persona. Spiace non averlo “seguito” nei successivi anni. Avevo dimenticato il nome ma non il viso. L’ho riconosciuto subito e posso solo pregare Dio (ma già l’ha fatto) di tenerlo nella gloria del Paradiso. Che santa persona il dott. Faggi.