15 Gennaio 2018

Elezioni, “Potere al popolo” raccoglie le firme per presentarsi il 4 marzo. Ecco chi sono i candidati pratesi


Il movimento di sinistra “Potere al popolo” ha scelto i propri candidati territoriali in vista delle politiche del 4 marzo. Si tratta di Alessandro Bonacchi (nella foto in evidenza) per il collegio uninominale alla Camera; l’avvocato di 35 anni Valentina Martini per il proporzionale alla Camera; l’architetto urbanista Mara Nistri per il proporzionale al Senato. Tutti pratesi. Per il collegio uninominale al Senato si candida l’aglianese Cosimo Margheri. Questi i nomi, scelti in occasione di un’assemblea pubblica che ha raccolto a Prato una cinquantina di sostenitori. Da qui alla fine di gennaio, però, una grande sfida attende gli eredi di Rifondazione comunista, ovvero la raccolta delle firme necessarie per presentarsi, effettivamente, alle elezioni. Occorre da un minimo di 375 ad un massimo di 2500 firme per ogni collegio proporzionale (per i due terzi dei collegi italiani). Già dal prossimo fine settimana i banchini di Potere al popolo dovrebbero comparire in centro storico.

“Abbiamo deciso di candidarci alle elezioni politiche del 2018 perché in questo paese è ormai esclusa la maggioranza dei cittadini, che deve essere ascoltata – riferisce Alessandro Bonacchi -. Se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene le nostre battaglie, allora dobbiamo farlo noi. Ci candidiamo perché siamo stanchi di aspettare che qualcuno venga a salvarci e perché “sinistra” non significa un ceto politico che fa politica antipopolare indistinguibile dalla destra”.

Potere al popolo nasce dall’iniziativa di un centro sociale di Napoli, che ha sviluppato un percorso politico parallelo e alternativo al movimento di Pietro Grasso. “Quest’ultimo è istituzionale – continua Bonacchi – mentre noi partiamo dal basso”. Si riconoscono in questa forza politica esponenti di Rifondazione comunista, di Comunisti italiani e di alcuni sindacati come i Cobas, oltre a rappresentanti dei movimenti No Tav e No inceneritore.

LS

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pisolo
pisolo
6 anni fa

Prenderanno i voti dei loro familiari, e quindi essendo l0 0,0…% saranno voti dispersi. Ma a questa gente l’esperienza anche indiretta di formzioni analoghe non ha insegnato nulla?