Rapina al supermercato: è la ventesima denuncia e il magrebino viene accompagnato al centro rimpatri di Torino

E’ stato portato nel centro di permanenza di Torino, in attesa del rimpatrio, il 40enne marocchino, irregolare, responsabile di numerosi reati contro il patrimonio a Prato. L’ultimo episodio è avvenuto ieri mattina quando l’uomo ha commesso una rapina impropria ai danni di un addetto della Pam di via Pistoiese, spintonato per guadagnare la fuga dopo aver rubato alcolici e profumi. Il magrebino, bloccato all’uscita, ha restituito parte della merce ed è uscito nascondendo nei pantaloni diverse bottiglie di alcol. Dopo una breve colluttazione nella quale ha perduto la refurtiva, il ladro si è dileguato, ma è stato rintracciato poco dopo dalla polizia in via Becagli, mentre guardava le vetrine di un altro supermercato.

L’uomo era già stato denunciato 19 volte soltanto dalla polizia, negli ultimi sette anni, per vari furti, anche in appartamento, oltre ad episodi di spaccio e lesioni. Trovato in possesso di frammenti di hashish, è stato accompagnato in Questura, dove oltre alla denuncia per rapina impropria è scattata la procedura per l’accompagnamento al Centro rimpatri di Torino, avvenuta ieri sera, dopo gli accertamenti sanitari effettuati in ospedale.

“L’accompagnamento del marocchino presso il CPR ha consentito di allontanare dal capoluogo pratese un elemento dedito alla microcriminalità con modalità seriali, pericoloso per la pubblica incolumità e da solo capace di minare la sicurezza percepita dalla collettività” sottolinea in una nota la Questura, che sottolinea come per stranieri irregolari di Paesi africani, “in particolare di area magrebina, non sempre è facile acquisire la disponibilità di posti letto presso le strutture di attesa al CPR, ben inferiori alle necessità nazionali”.
“Qualora le fattispecie future presenteranno profili di opportunità sull’allontanamento di stranieri simili a quella di ieri – aggiunge la Questura di Prato – quest’Ufficio, attraverso i consolidati canali con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, è intenzionato a dare continuità agli accompagnamenti, assicurandosi la disponibilità di posti, al fine di allontanare definitivamente da questo territorio quegli stranieri che per i consociati rappresentano un pericolo concreto e tangibile”.