9 Febbraio 2018

Anziana vive nella casa popolare fra immondizia e 34 gatti: a far scoprire il caso l’Associazione Stremao FOTO e VIDEO


Viveva da sola in mezzo alla spazzatura in una casa popolare con decine di gatti, tra sporcizia, mosche e deiezioni. Per mesi nessuno se ne è accorto, nonostante la donna, un’anziana pratese, fosse seguita dagli assistenti sociali del Comune e gli altri inquilini degli alloggi Epp avessero a che fare con infestazioni di mosche e cattivi odori sempre più forti, che dicono di aver più volte segnalato alle autorità competenti.


A far emergere la profonda situazione di disagio è stata l’associazione Stremao, una decina di giorni fa. La donna si era messa in contatto con l’associazione, che raccoglie abiti e generi alimentari dalle offerte dei pratesi per destinarli ai bisognosi. Dopo un primo contatto, i volontari si sono recati a casa della signora per consegnarle la spesa, ma lei vergognandosi della propria situazione, non li aveva fatti entrare. Sentendo un odore nauseabondo che poteva far pensare anche a corpi in decomposizione, i volontari dell’associazione hanno chiamato le forze dell’ordine.
Vigili del fuoco e carabinieri sono intervenuti sul posto e hanno appurato la grave situazione di disagio, richiedendo l’intervento dei servizi sociali.
Nel giro di tre giorni, tutti e 34 i gatti, fra cui otto cuccioli, sono stati recuperati e portati all’Oasi felina della Bogaia. L’anziana – fa sapere l’assessore ai servizi sociali Luigi Biancalani – non risulta affetta da problemi psichiatrici e non ha dunque alcun tutore. “All’assistente sociale che è intervenuta ha detto che avrebbe pensato lei a pulire e che non voleva essere spostata in un’altra struttura” dice l’assessore.
Sta di fatto che l’intervento di pulizia è andato per le lunghe e soltanto oggi, dieci giorni dopo la scoperta, è stata rimossa l’immondizia tra le proteste degli altri inquilini. L’anziana – fa sapere il presidente di Stremao Mauro De Angelis – ha dormito in una roulotte messa a disposizione dell’associazione, e poi presa in carico dalla figlia.

Dario Zona

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