3 Febbraio 2018

Elezioni, Giacomelli sfida gli avversari: «Uniamoci nel nome di Prato». E manda una frecciatina a Silli VIDEO


“Abbiamo bisogno di assicurare sviluppo e nuovi posti di lavoro a Prato. Il distretto può avere una nuova fase importante se punta su innovazione, su ambiente, sulla riduzione dei costi dell’energia, su una nuova dimensione internazionale. Queste sono le cose su cui abbiamo lavorato”. Antonello Giacomelli, candidato Pd alla Camera nel proporzionale esprime così la sua idea di rilancio del distretto tessile pratese, ribadendo in una intervista rilasciata ai microfoni di Tv Prato quali siano le politiche portate avanti dal Centrosinistra in questi anni di governo della città.

“Prato è l’unico distretto italiano che può aggiungere alla forza del piano industria 4.0 la potenzialità del 5G, la tecnologia del futuro. Sul piano ambientale – afferma Giacomelli – Prato è tra le città leader dell’economia circolare, vogliamo affermare regole che consentano il riuso certificato degli scarti della lavorazione tessile. E poi il Governo Gentiloni ha varato la riforma per le aziende energivore, quelle che beneficiano sugli sconti dell’energia. Dimezzando la soglia del consumo. Ora occorre completarla, perché a Bruxelles le associazioni dei produttori manifatturieri hanno fatto un accordo non molto buono che tiene dentro molte lavorazioni del distretto ma ne esclude alcune importanti. Noi stiamo già lavorando per tutelarle tutte. Queste politiche che abbiamo varato, servono per il distretto, lo diciamo ai nostri avversari: le condividete? Ricordo che nella ultima legislatura Mazzoni e Nesi, che pure erano avversari, non ebbero dubbi e sottoscrissero la bontà di queste scelte”.

Giacomelli chiede a tutti i candidati pratesi, di tutti gli schieramenti, di unirsi “nel nome di Prato e per il bene di Prato, al di là di slogan roboanti o di proteste generiche”. E sulla proposta di un patto per il distretto, lanciata da Giorgio Silli dice: “Ha proposto di battersi perché le regole della produzione siano uguali in tutti i paesi, a cominciare da quelli dell’est. Questo si fa attraverso una progressiva cessione di sovranità di ogni singolo stato all’Europa. È la proposta di Della Vedova, della lista +Europa, è la proposta del centrosinistra. Il contrario esatto di quello che dice Salvini, di quello che dice Berlusconi e il centrodestra. Ho la sensazione, ad essere benevoli, che da parte sua ci sia un fraintendimento o un mancato approfondimento della questione”.

 

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