7 Febbraio 2018

Festa della Polenta a Vernio. Domenica 18 febbraio via all’edizione 442 del celebre corteggio storico


Domenica 18 febbraio Vernio sarà in piazza, a San Quirico, per la celebrazione più importante dell’anno. Storia, tradizioni e lo straordinario patrimonio gastronomico della Vallata per celebrare l’edizione 442 della famosa Festa delle Polenta.

Si tratta di una delle rievocazioni storiche più antiche e importanti della Toscana che attrae turisti da tutta la regione e anche dal bolognese per assistere al Corteggio storico e alla distribuzione del piatto della tradizione in piazza.

Promossa dal Comune di Vernio e dalla Società della Miseria, la Pulendina rievoca la terribile carestia del 1512 che seguì l’invasione spagnola e il Sacco di Prato. La popolazione verniotta si salvò però, così dice la leggenda popolare, grazie ai Conti Bardi che distribuirono polenta di farina di castagne (per secoli il pane della Val di Bisenzio), aringa e baccalà. Dalla fine del XVI secolo la manifestazione si celebra la prima domenica di Quaresima con l‘obiettivo di valorizzare tutti i derivati della castagna. Con questo intento la Società della Miseria propone anche i Miserini, biscotti che rappresentano una rielaborazione degli zuccherini di Vernio.

La giornata inizia alle 9.30 con la partenza del Corteggio Storico. Alle 11.30 la lettura della “storica pergamena” e alle 12.30 via alla distribuzione del piatto della tradizione. Nel pomeriggio esibizioni dei gruppi storici ospiti, stand gastronomici tipici con preparazioni a base di farina di castagne, spettacoli di fuoco a cura del gruppo Lumen Invoco e gli stornelli del cerimoniere Federico Guerri.

Venerdì 16 febbraio invece, a partire dalle 21, nella Galleria di Palazzo Bardi si respirerà l’atmosfera del feudo dei Conti Bardi con le novelle e le leggende raccolte e raccontate all’epoca. L’appuntamento si intitola appunto Le novelle dei Conti Bardi e sarà animato dal sindaco Giovanni Morganti, dal presidente della Società della Miseria Piero Sarti e da Alessandro Magini, presidente dell’Accademia Bardi.

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