12 Febbraio 2018

Massaggiatore accusato di atti sessuali con un ballerino di 16 anni: “Mi ha toccato”


Un fisioterapista pratese è a processo per atti sessuali con un minorenne; secondo l’accusa l’uomo, durante un massaggio, avrebbe toccato le parti intime e masturbato un ballerino, che all’epoca dei fatti, nel novembre 2013, aveva 16 anni.
Il ragazzo è stato sentito nel corso dell’incidente probatorio e nelle scorse udienze sono stati ascoltati i genitori che dopo il racconto del figlio sporsero denuncia.
Nell’udienza di oggi hanno testimoniato l’ufficiale della polizia municipale che ha coordinato le indagini e una collega dell’imputato, chiamata dalla difesa.
La donna ha raccontato che quel giorno, come in altre sedute, aveva iniziato lei il massaggio al sedicenne. Poi quando arrivò un altro paziente, si spostò nella stanza di fronte per dedicarsi a quest’ultimo e lasciò che il collega completasse il massaggio al ballerino. Pochi minuti dopo però il ragazzo uscì turbato dalla stanza e chiamò ad alta voce la collega del massaggiatore. “Mi disse poche frasi: ‘Mi ha toccato… io non sono così…e ora che cosa dico alla mamma’ e se ne andò” ha riferito oggi in aula la testimone. A domanda dell’avvocato Ciappi, che assiste il fisioterapista a processo, la collega dell’imputato ha spiegato le modalità del massaggio: “Dovevamo fare massaggi decontratturanti agli arti inferiori: in questi casi si parte dal polpaccio e si va fino al gluteo; poi si fa girare il paziente e si tratta il quadricipite fino all’inguine per sentire se c’è pubalgia”. La difesa ha anche chiesto quante persone fossero presenti nell’ambulatorio nel momento in cui nella stanza dei massaggi si sarebbero compiuti i presunti atti sessuali. “Lo studio era pieno di persone e anche la sala d’attesa. E le stanzette dei massaggi, nella parte del soffitto, sono aperte” ha spiegato la testimone.
Le indagini hanno fatto uso di intercettazioni telefoniche ai familiari della vittima e dell’indagato. Quest’ultimo ha anche subito una perquisizione domiciliare alla ricerca di eventuali materiali pedopornografici, che non sono stati trovati.
Nella prossima udienza sarà sentito il consulente della difesa che ha partecipato all’incidente probatorio.

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