26 Febbraio 2018

Palla Grossa in piazza del Mercato Nuovo, pioggia di critiche da Confesercenti: “Le ragioni di 400 ambulanti evidentemente non interessano al Comune”


“Evidentemente di complicare la vita a oltre 400 aziende che lavorano in piazza del Mercato Nuovo, al Comune non importa nulla, tanto i momenti sono facili”. È un commento ironico quello di Paolo Marchese, presidente dell’Associazione Nazionale Venditori Ambulanti aderenti a Confesercenti. Marchese commenta così la scelta dell’Amministrazione di far disputare gli scontri dell’antico gioco in piazza del Mercato Nuovo, come confermato durante la cena promossa dal Comitato organizzatore della Palla Grossa (vedi il link sottostante). 

Domenica 9 settembre si giocheranno le due semifinali, mentre la finalissima è fissata per sabato 15 settembre. “Nonostante una unanime contrarietà espressa dagli operatori del mercato – continua Marchese – l’Amministrazione Comunale ha deciso di proseguire per la propria strada, di fatto non dando ascolto all’opinione di chi lavora. Pare alquanto curioso il fatto che in una città ormai diventata urbanisticamente imponente non si sia riusciti a individuare un’ubicazione diversa da quella dove lavorano tantissime persone”.

http://www.tvprato.it.test/2018/02/palla-grossa-2018-presto-il-bando-del-comune-per-la-gestione-a-coiano-la-cena-inaugurale-della-nuova-edizionevideo/

ANVA Confesercenti Prato si chiede allora: “Dove sta la comprensione delle ragioni di chi ogni giorno si alza alle cinque del mattino per andare a guadagnarsi il pane? E poi, è giuridicamente lecita una scelta di questo tipo? Queste sono domande che tanti ambulanti mi hanno rivolto – continua Marchese – comunque verificheremo gli atti con il nostro ufficio legale nazionale. Eppure, nel corso della discussione erano emerse ipotesi diverse, anche da noi proposte, che mettevano in campo soluzioni compatibili sia per gli ambulanti che per l’antico gioco della Palla Grossa”. A questo punto, ANVA ritiene che all’Amministrazione interessi solamente una parte di commercio che ha rivendicato le sue ragioni per il disagio che la Palla Grossa gli ha provocato: il commercio su area pubblica viene invece “evidentemente considerato come una forma di distribuzione di seconda fascia”.

“Oltretutto – sottolinea Marchese – teniamo a ricordare al Comune di Prato che il commercio su area pubblica dà un contributo rilevante alla città, e non ci riferiamo soltanto al mercato settimanale del lunedì ma anche a tutti gli altri mercati rionali che portano sotto casa dei cittadini e nelle frazioni pratesi un servizio e un presidio positivo di socialità. Per non parlare poi dell’apporto economico che gli ambulanti versano nelle casse del Comune, attraverso il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico, che nel bilancio vale più di un milione di euro, dei quali nella categoria non viene reinvestito praticamente nulla. Ma tutto questo evidentemente non conta. Ed è per tali motivi che la categoria sarà pronta a rivendicare con più forza i propri diritti e necessità, a partire dalla garanzia di poter usufruire degli spazi già in concessione e di poterlo fare in maniera adeguata. E comunque merita sottolineare un altro aspetto importante: una mancanza di metodo del Comune nei rapporti con i sindacati, costretti ad apprendere la decisione dagli organi di stampa. Lo definiamo un metodo dispersivo e poco propenso alle relazioni e oltretutto poco corretto. Ne prendiamo atto. Crediamo nel nostro lavoro – conclude – e soprattutto saremo fermi nel rivendicare, ancora e con più forza, i nostri diritti di lavoratori degni di attenzione, di considerazione e di rispetto”.

Pronta la replica del vicesindaco Simone Faggi: “Mi spiace leggere critiche a proposito del merito perché Anva Confesercenti era al tavolo, è stata ascoltata come le altri parti coinvolte. Certo, era emersa la sua contrarietà e sulle diverse posizioni abbiamo cercato di mediare ma di fronte ad un ‘no’ categorico questo lavoro è venuto meno – spiega Faggi -. In questo momento il sindaco ha ripetuto che sulla Palla Grossa si va avanti, il progetto prosegue e l’edizione di settembre sarà un vero banco di prova per la manifestazione e per la città intera. Non ci sono le condizioni per giocare da altre parti per cui il luogo individuato è piazza del Mercato Nuovo. Mi rendo conto del sacrifico che viene chiesto agli ambulanti ma si sta parlando di un solo lunedì, di un quadrante che verrebbe trasferito per poche ore e del solo 2018. Se tutte le associazioni o i soggetti presenti in città guardano solo al proprio orticello, allora non si va da nessuna parte. A fronte di un’ipotesi di organizzazione che ha cercato di minimizzare i disagi per tutti – ripete il vicesindaco – io mi aspetto collaborazione. Continueremo a parlare con tutti e se questa edizione viene male faremo delle serie riflessioni, anche insieme al Comitato organizzatore del gioco”.

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