23 Febbraio 2018

Patto per il distretto, Silli: “Mancano corsi di studio per la formazione di figure specializzate” VIDEO


“Se vogliamo rilanciare il distretto con nuovi tipi di produzione, declinarci su scala globalizzata e avere una visione completa del tessile, è necessario avere una formazione adeguata, ciò che al momento non esiste”. Così il candidato all’uninominale della Camera Giorgio Silli, che presenta il quarto punto del suo Patto per il Distretto. Dopo il primo punto cardine costituito dall’energia; dopo l’espressione della necessità di un’armonizzazione doganale nell’import-export; dopo la parte relativa ai problemi che affliggono il comparto giustizia, Silli si concentra sulla formazione. Una formazione di cui il candidato sottolinea l’inidoneità in relazione alle figure professionali più ricercate sul nostro territorio e in vista di un vero rilancio del distretto: “Nonostante l’industria tessile e il manifatturiero siano i macrosettori della nostra economia – riferisce Silli – non esiste un corso di laurea, ad esempio, che tratti in modo complessivo la materia tessile, se si fa eccezione,pare, per un corso a Calenzano all’interno della Facoltà di Architettura. Non esistono corsi di meccano-tessile veri e propri, essendo scomparso anche quello che era stato attivato in passato. La stessa formazione intermedia (scuole secondarie di II grado) è carente, molte specializzazioni di nicchia negli istituti tecnici industriali sono scomparse. Eppure c’è continua richiesta di tecnici, di operai specializzati, ma anche di modellisti, per i quali mancano corsi di formazione a livello accademico. Non possiamo pensare di farne a meno nell’ottica di un distretto divenuto ormai anche produttore di capi finiti e di confezioni”.

Una formazione che sarebbe invece necessaria per poter pensare ad una proiezione veramente globalizzata del distretto: “Quando ero assessore, nelle vesti di segretario dell’Acte (Associazione delle Comunità Tessili Europee) ho portato al Museo del Tessuto una mostra itinerante il cui titolo era Futura Textile e che parlava di tutto ciò che può diventare il tessile ma in chiave realmente futuristica – continua Silli -. Per proiettarci nel mondo in questo senso non bastano i percorsi formativi che esistono oggi e anche l’alternanza scuola-lavoro, così come è strutturata, ha bisogno di un profondo ripensamento”. Un’altra questione riguarda il rapporto infrastrutture-formazione, in merito alla quale Silli dichiara: “Bene il 5g, bene le infrastrutture per comunicare, bene guardare al futuro, ma non dobbiamo perdere il know-how che ha fatto del nostro distretto una realtà unica nel suo genere”.

“Mi candido a rappresentare le necessità che arrivano dal basso, dai dirigenti d’azienda, dagli imprenditori e dalle categorie economiche alle quali negli ultimi cinque anni, evidentemente, non si è data risposta. Non amo le promesse e le passerelle in campagna elettorale, ci metto la faccia ed espongo le mie priorità., credo sia il preciso dovere di chi, vive in un distretto e si candida a rappresentarlo in parlamento”, conclude Giorgio Silli.

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