8 Febbraio 2018

Problema scarti lavorazione: dopo il tessile anche l’edilizia in ginocchio


Dopo il tessile anche l’edilizia in crisi col problema rifiuti. “Nella mattina di oggi giovedì 8 febbraio, ci è arrivata una circolare dal Consorzio Calice in cui si informava che lo stabilimento rimarrà chiuso da adesso fino a data da destinarsi – spiega Stefano Crestini, presidente degli Edili di Confartigianato Imprese Prato – Questo significa che per le imprese edili del territorio non esiste su Prato nessuna possibilità di poter scaricare gli scarti da demolizione e costruzione”. In associazione stanno già arrivando numerose le telefonare di artigiani che chiedono lumi su come ovviare a questa situazione. “Ancora una volta siamo costretti a segnalare che siamo davanti a un problema strutturale, che noi denunciamo da anni, ma che non è ancora stato risolto alla fonte – dice Crestini – Una situazione in cui è sufficiente che una ditta di recupero inerti, per qualsiasi motivo, sospenda l’attività, per mettere l’intero settore in ginocchio”.
Quali le possibili soluzioni per l’immediato? “Non ci resta – spiega Crestini – che andare a rivolgerci a strutture fuori provincia, con la certezza di vedere lievitare i costi di smaltimento e inoltre col rischio di vedersi rifiutare il servizio e dover riportare indietro i nostri inerti. Senza contare i problemi di trasporto e creazione di traffico. Oppure raccomandarci a imprese che fanno il recupero in conto proprio”.
Una situazione precaria che si ripete ormai da anni. “A oggi non è ancora indicato un terreno con questo tipo di destinazione e nonostante le nostre continue segnalazioni, siamo oggi di nuovo davanti a questo problema che si ripresenta in modo improvviso ed urgente”.

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