17 Febbraio 2018

Sicurezza, il candidato La Pietra sulla visita di Minniti: “A Firenze firma un patto per la sicurezza, a Prato solo pacche sulle spalle”


Lunedì scorso il ministro dell’interno Minniti è venuto a Prato, una visita che però non ha trovato il gradimento di Patrizio La Pietra, candidato del centrodestra al collegio uninominale di Prato e Pistoia per il Senato: “Una beffa la distratta e frettolosa visita elettorale del ministro dell’Interno Minniti a Prato. Mentre la città è ostaggio di ogni forma di illegalità e la mattina deve contare quante spaccate e quanti furti, il ministro si limita a qualche bella parola e a pacche sulle spalle mentre a Firenze firma un patto per la sicurezza e invia tredici nuovi equipaggi delle forze dell’ordine. Non penserà mica che i pratesi si accontentino dello spot elettorale con tanto di operazione della guardia di finanza contro abusivismo commerciale, contrabbando, contraffazione e lavoro a nero?”.

La Pietra in particolare rimprovera al ministro il fatto che: “Prato deve ancora aspettare perché la visita non ha portato niente di concreto. I problemi sono tanti e di due tipi: da una parte la criminalità di strada, dall’altra l’illegalità economica che ha messo in ginocchio il distretto e quindi cancellato migliaia di posti di lavoro mettendo alla fame tante famiglie. Inammissibile – prosegue il candidato – la scarsa conoscenza e la sottovalutazione dei problemi, problemi che  proprio il centrosinistra ha contribuito a creare. Nessuna altra realtà come Prato è stata massacrata dalle politiche della sinistra. La città deve sopportare le conseguenze di un artigianato e un un’industria messa alle corde dall’illegalità economica cinese, deve subire le conseguenze della falsa accoglienza e del buonismo verso l’immigrazione clandestina, deve pagare i danni di una sinistra che ha negato ogni oltre limite di decenza l’esistenza di questi problemi”.

La Pietra ha ribadito inoltre che da anni il centrodestra chiede un progetto speciale per Prato, città che, stando alle parole del candidato, ha bisogno di forme che ristabiliscano legalità e sicurezza, incentivi che indirizzino nell’area investimenti, provvedimenti che risveglino la vocazione produttiva e interventi che migliorino il livello attualmente inaccettabile delle infrastrutture. “Prato, insomma, ha bisogno di un piano che la rimetta a nuovo in ogni ambito. Prato non viene ascoltata e non fa nulla per riuscire a farsi ascoltare perché c’è la volontà di non disturbare i manovratori sia in Regione che al Governo. Un triste gioco delle parti che ha svenduto per anni gli interessi di Prato. La città, destinata a diventare sempre più una periferia metropolitana, ha bisogno di un Governo davvero amico che non può essere di centrosinistra come insegna la storia degli ultimi anni. Il centrodestra è per la legalità, la sicurezza, l’innovazione e lo sviluppo”.

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