12 Febbraio 2018

Tagli da 45 milioni alla sanità toscana? La Cisl non ci sta: “Nella nostra Asl a rischio 400 operatori e la corda è già tirata al limite”


“La sanità è fatta tutti i giorni da donne e uomini che lavorano negli ospedali e non da ragionieri”. E’ la presa di posizione del segretario generale della Cisl Funzione Pubblica della Toscana, Marco Bucci, in merito alla polemica di questi giorni su un taglio da 45 milioni di euro alla spesa per il personale nella sanità toscana.
“Basta entrare in un ospedale per vedere in che condizioni lavorano i nostri infermieri e OSS (operatori socio sanitari), tecnici e ostetriche, oltre al personale amministrativo – dice Bucci – persone disponibili, efficienti, preparate, ma oramai con grosse difficoltà, con personale costretto ai doppi turni, ferie e riposi che non è possibile fare e tecnici in difficoltà rispetto alla grande domanda degli utenti”.

“Questa è la verità – prosegue il segretario Cisl-Fp – e da questa verità bisogna ripartire, non si può solo parlare di tagli come avviene ormai da anni, specialmente qui in Toscana dove la nostra parte l’abbiamo sempre fatta. Come non si può non riconoscere la giusta retribuzione e il rinnovo del contratto”.
“La Cisl – riprende Bucci – vuole garantire una sanità di qualità e universale per tutti i cittadini, e allo stesso tempo tutelare i lavoratori e le lavoratrici negli ospedali toscani. Basta con le speculazioni elettorali di bassa lega e le prese di posizione ragionieristiche di direttori e politici. Venite nelle corsie a vedere come lavoriamo e come ci impegniamo per mandare avanti questo delicato servizio per tutti i cittadini. E poi vediamo se avrete ancora il coraggio di parlare di tagli”.

“Il modo in cui in questi giorni stanno uscendo messaggi su tagli al personale nella sanità toscana – afferma il segretario Cisl-Fp – è irresponsabile ed evidenzia una ambiguità della giunta su un tema delicatissimo: quello della tenuta dei servizi attraverso la garanzia di fabbisogni di personale adeguati nei reparti ospedalieri e sul territorio”.

Bucci punta il dito contro “le dichiarazioni del governatore Rossi e le conseguenti polemiche dentro la maggioranza. Nonostante le rassicurazioni di facciata, si gioca sulla pelle dei lavoratori e degli utenti, trincerandosi dietro ai numeri ragionieristici di una misura del Mef che è tutta da dimostrare (il presunto obbligo di portare la spesa al -1,4% rispetto al livello del 2004). Dal 2014 sono stati fatti tagli pesanti con un risparmio sulla spesa strutturale di oltre 80 milioni. Negli ultimi anni si sono mantenuti i livelli esistenti, senza una decisa inversione di tendenza come la situazione negli ospedali richiederebbe. Perché, al di là di alcune isolate situazioni, la stragrande maggioranza dei reparti è in forte crisi.”
Sulla stessa linea è Massimo Cataldo, responsabile per la CISL FP Firenze Prato della Sanità. Per la ASL Toscana Centro si parla di un taglio pari a circa 12 milioni di euro il quale, per un’azienda che sul personale ha investito incrementando solo i carichi di lavoro, significherebbe un taglio di circa 400 operatori sparsi tra Firenze, Prato, Empoli e Pistoia. E’ arrivato il momento di capire l’importanza del fattore Umano, le professioni Sanitarie e Socio sanitarie sono focalizzate sul contatto tra le persone e ciò implica un adeguato numero di professionisti su tutto il pianeta sanità. Nel territorio pratese la corda è tirata al limite e sta rischiando di spezzarsi, il personale è sottoposto a carichi di lavori immani, prova ne è il ricorso alle reperibilità per fronteggiare le assenze di personale che altrimenti rischierebbero di trasformarsi in riduzione dei servizi. Fino ad oggi le lavoratrici e i lavoratori hanno sempre fatto fronte alle difficoltà, facendosi carico, anche in assenza di una direzione generale (negli ultimi anni ci sono stati anche due commissariamenti), di far andare le cose verso la giusta strada, adesso il rischio potrebbe essere quello di non riuscire a garantire i servizi erogabili”.
“La Cisl – conclude Cataldo – è pronta a un confronto serio, al fine di programmare una politica sui fabbisogni del personale e assicurando i servizi a misura dei Cittadini. Ma per farlo ci aspettiamo serietà e coraggio, da parte di tutti”.

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