24 Marzo 2018

Diffamazione contro Fonderia Cultart, consigliera dei 5 stelle condannata a pagare 5mila euro. Lei si difende: “Mai ricevuto inviti a comparire”


La consigliera comunale del Movimento 5 stelle Silvia La vita dovrà risarcire Fonderia Cultart con 5mila euro a causa delle frasi diffamatorie nei confronti della società cooperativa che si occupa dell’organizzazione di eventi e spettacoli. La sentenza del giudice di pace, come riporta il quotidiano La Nazione, avrebbe preso in esame alcuni post della consigliera pubblicati sul proprio profilo Facebook e apparsi sui media tra dicembre 2014 e aprile 2016 e considerati lesivi della reputazione di Fonderia.
Secondo il giudice La Vita avrebbe fatto allusioni a presunti rapporti poco chiari tra la società ed il Comune relativi agli affidamenti che l’amministrazione ha concesso a Fonderia per l’organizzazione di eventi in città come il Settembre Pratese e la Palla Grossa.
“Dal dicembre 2014 abbiamo subìto dichiarazioni diffamatorie, volte a screditare il nostro lavoro ed altamente lesive della nostra immagine e reputazione professionale. Abbiamo vissuto le illazioni nei nostri confronti mantenendo sempre un profilo basso, certi della serietà del nostro lavoro, consapevoli dell’estraneità alle tante accuse che la consigliera comunale del M5S Silvia La Vita ha ripetutamente indirizzato alla nostra attività professionale.
Inizialmente abbiamo cercato di trovare un accordo amichevole, mirante ad ottenere una semplice ammissione di colpa dell’interessata, senza però avere la disponibilità della stessa. Per questo ci siamo trovati nella condizione di procedere con la richiesta di condanna alla riparazione delle conseguenze lesive che la diffusione delle notizie infamanti ha realizzato alla reputazione e all’immagine della nostra attività. Un percorso che abbiamo affrontato nel silenzio dei media. Infatti, ai numerosi attacchi pubblici da parte della Sig.ra Silvia La Vita, attraverso i media locali e i social network, messi a punto sistematicamente nei nostri confronti, abbiamo deciso di non rispondere ma affidarci al Giudice di Pace.
La notizia della condanna della Sign.ra La Vita ci rende orgogliosi si aver continuato con dedizione e serietà il lavoro che svolgiamo nel settore della cultura e dello spettacolo e ci permette di guardare ai progetti futuri con rinnovata fiducia.” hanno scritto i soci di Fonderia sulla pagina Facebook della cooperativa.

“In merito all’articolo apparso su La Nazione su una presunta condanna di risarcimento danni a mio carico, sono a dichiarare di non aver mai ricevuto nessuna notifica dal Giudice di Pace, nè di invito a comparire nè la sentenza giudizio per risarcimento danni, e che quindi non sono a conoscenza di nulla di quanto affermato. Lunedì comunque verificherò presso la Cancelleria del Giudice di Pace l’esistenza di un fascicolo a mio carico e, in caso di esistenza, la regolarità delle notifiche.
Comunico inoltre fin d’ora di aver dato mandato ai miei legali per la tutela della mia immagine e quella del M5S che rappresento” ha replicato la consigliera La Vita

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Asfaltorovente
Asfaltorovente
6 anni fa

Se fa parte del MO VI MENTO un motivo ci sarà.