17 Marzo 2018

I Gigli, il meglio della tecnologia a #InnovaZone: dagli stilisti digitali alle applicazioni per il lavoro e la sanità


Un’app per smartphone che permette a chi ha difficoltà visive di muoversi a Firenze in autonomia, un algoritmo che calibra su misura il giusto mix di integratori e vitamine, una piattaforma che dà la possibilità di creare e vendere on line una tshirt. Tutto questo si trova a #InnovaZone, la manifestazione sulle eccellenze produttive e di ricerca toscane che si stanno distinguendo nell’innovazione tecnologica, a I GIGLI fino al 18 marzo.

Tra gli stand in Corte Lunga sono tante le start up e i progetti collegati all’Università di Firenze. Tra questi Vitamina, fondata da tre giovani: rispondendo a un breve questionario su un sito, l’algoritmo  propone una soluzione personalizzata per il corretto apporto di vitamine  e integratori. Si tratta di una start up nata dal progetto “Hubble”, il  programma di supporto finalizzato alla creazione di nuova impresa e accelerazione di imprese già esistenti, nato dalla collaborazione tra Nana Bianca e Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, con il supporto della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università degli Studi di Firenze.

C’è Laborplay, start up che nasce dal percorso dell’Incubatore Universitario fiorentino, che ha progettato un nuovo modo di approcciarsi alla selezione del personale, basata sulle competenze che
emergono dal gioco. C’è il Centro studi e ricerche per le problematiche della disabilità di Ateneo (Cespd) di Firenze che ha progettato un’applicazione per smartphone, “Occhio della città intelligente”, per supportare la mobilità autonoma di persone con difficoltà vivi e durante gli spostamenti a piedi o sui mezzi pubblici. Poi a #InnovaZone viene presentata, sempre a cura dell’Università di Firenze, il progetto Beprocare, percorsi ad hoc e innovativi per accrescere la capacità emotiva delle professioni di cura (docenti, medici, assistenti sociali).

Spazio alla tecnologia applicata al campo sanitario: Probiomedica, spin off della Scuola Sant’Anna di Pisa e partecipata dall’Università di Firenze, ha progettato una capsula ingeribile a LED a scopo medico-curativo in grado di combattere l’Helycobacter. Dalla Scuola Sant’Anna di Pisa c’è anche Abzero,  start up nata pochi mesi fa, che ha progettato droni per il trasporto di sangue, emoderivati e organi. Il digitale per i nuovi artigiani e stilisti: a #InnovaZone ci sono FabLab e Lofoio che offrono spazi e macchinari agli artigiani, digitali e tradizionali, per realizzare progetti e prodotti, e Teeser incubata da H-Farm, che raccoglie 12 giovani tra i 21 e i 31 anni. Si tratta di una community dove ogni iscritto può creare un  prodotto che poi potrà essere venduto. Il prodotto in questione, per adesso, è la personalizzazione di T-shirt, felpe e cover di smartphone e Teeser mette a disposizione gli strumenti e il “negozio virtuale”. L’attuale community è composta da 300mila iscritti tra cui anche i giovani youtuber di Me contro Te.

A corredo della mostra, il percorso fotografico #SocialBrain di autocritica sull’uso contemporaneo dei social media, nel curioso dilemma tra essere e apparire.

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