Ricorso al Tar del Comune contro la nuova pista, 5 Stelle all’attacco: “E’ la prova che il sindaco Biffoni non aveva le mani libere su Peretola”


Arrivano le prime reazioni politiche dall’opposizione alla decisione del sindaco Biffoni, che ieri in consiglio comunale, ha annunciato il ricorso al Tar da parte dell’amministrazione comunale contro il decreto di Via del Ministero dell’Ambiente, atto fondamentale per l’autorizzazione alla costruzione della nuova pista di Peretola. Il ricorso alla giustizia amministrativa, finora sempre escluso dal sindaco Biffoni, arriva all’indomani delle elezioni politiche che hanno segnato la netta sconfitta del Pd a guida Matteo Renzi, primo propugnatore dell’ampliamento dell’aeroporto di Firenze.
“Il sindaco non aveva le mani libere e non poteva opporsi agli interessi del Partito” commenta la consigliera del Movimento 5 Stelle Silvia La Vita.
Di seguito il suo intervento: “Dopo le mancate promesse della campagna elettorale, dopo che per 4 anni il Sindaco ci ha raccontato che la politica non si fa nei tribunali ma nei tavoli politici e che quindi non era sua intenzione fare ricorso al Tar, andando addirittura contro il volere del Consiglio Comunale e dei suoi stessi consiglieri, il sindaco ci ripensa e dà mandato all’ufficio legale di preparare il ricorso al Tar.
Oggi finalmente il sindaco ci dà ragione, infatti cambia idea guarda caso dopo i risultati delle elezioni politiche e quindi l’uscita del PD dal governo, dimostrando quello che abbiamo sempre sostenuto dal 2014: che non aveva le mani libere e non poteva opporsi agli interessi del partito. Oggi che invece il suo partito non ha più potere decisionale in Parlamento, allora può difendere il territorio e i cittadini anche in Tribunale. Questa è la riconferma ancora una volta del totale fallimento politico del suo mandato. Se l’opera non si farà, il merito non sarà certo del PD di Prato ma di tutti i cittadini e i comitati che si sono opposti all’opera e del M5S, unica forza politica, lo ricordiamo, ad essere con coerenza contraria in tutti i Comuni, in Regione e in Parlamento”.

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