10 Aprile 2018

Commercialisti in cattedra per spiegare le tasse: task force di professionisti dalle elementari alle superiori. Già coinvolti 400 ragazzi


Commercialisti in cattedra per spiegare ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle superiori perché si pagano le tasse. E non solo questo. L’Ordine dei Commercialisti di Prato ha attivato il Progetto scuola rivolto agli studenti degli istituti superiori ma anche ai più piccoli che frequentano la scuola primaria. Sono già oltre quattrocento gli studenti coinvolti (duecento ragazzi e altrettanti bambini), ma il numero è destinato sicuramente ad aumentare. “E’ un contributo che diamo per il futuro, diffondere conoscenze di carattere fiscale è fondamentale per i semplici cittadini e per chi magari diventerà imprenditore”, mette in evidenza il presidente dell’Ordine, Filippo Ravone, ricordando che gli studi dei commercialisti sono già a disposizione dei ragazzi per l’alternanza scuola lavoro. L’obiettivo è quello di offrire un’opportunità formativa specifica, approfondendo temi che devono far parte del bagaglio culturale di ogni cittadino consapevole. “E’ una iniziativa molto positiva, perfettamente in linea con la programmazione scolastica nazionale e territoriale”, sottolinea il dirigente dell’istituto Gramsci Keynes, Stefano Pollini, che è anche presidente della Rete scolastica pratese.

Una task force di professionisti, una sessantina in tutto, è impegnata all’interno delle diverse scuole per illustrare tematiche che vanno dal sistema tributario alla dichiarazione dei redditi. Il progetto, che si inserisce nella scelta fatta dall’Ordine di aprirsi alla comunità locale e svolgere anche un ruolo di servizio, è stato presentato questa mattina all’istituto Gramsci-Keynes. Con il presidente Filippo Ravone e il dirigente, Stefano Pollini, Marco Ciabatti e Paola Santoni, i professionisti che coordinano – rispettivamente – l’attività negli istituti superiori e alla primaria. Presenti anche Elisabetta Cherubini e Valentina Lombardi, del consiglio dell’Ordine.

“L’Ordine e i professionisti che ne fanno parte sono impegnati, da tempo, sul fronte della collaborazione con le scuole per l’alternanza scuola lavoro – ha messo in evidenza Marco Ciabatti – Al progetto hanno aderito, per questa prima fase di sperimentazione, Istituto Gramsci-Keynes, Dagomari e liceo scientifico Copernico”. Al Gramsci Keynes sono coinvolte le quarte e le quinte dell’indirizzo dei geometri. Al Dagomari terze e quarte degli indirizzi di amministrazione e marketing, mentre al Copernico sono gli studenti delle terze a seguire gli incontri con i commercialisti. Su quali argomenti vertono le lezioni? Dal ruolo del commercialista agli adempimenti per mettere in piedi un’impresa, dal sistema tributario alle regole del fisco, dalla cedolare secca alle successioni, dalle compravendite alle dichiarazioni dei redditi.

Tasse? Me le racconta il commercialista. È invece il titolo del cartoon e del simpatico volumetto a fumetti con cui i commercialisti si presentano ai bambini delle quarte e delle quinte elementari. “Alla legalità e alla lotta all’evasione si può educare sin da piccoli – spiega Paola Santoni – Il progetto per i più piccoli è stato messo a punto dall’Ordine di Torino e condiviso con quello di Prato. È un percorso studiato su misura che in maniera molto semplice spiega perché è giusto pagare le tasse”.

Il progetto è partito con le scuole Lorenzo Bartolini di Vaiano dove ha già coinvolto dieci classi, ed è già arrivato all’Istituto Gandhi di Sant’Ippolito e a San Niccolò. I piccoli, a fine lezione, ritirano con soddisfazione i loro attestati di frequenza. Agli alunni vengono spiegati il valore e i benefici della legalità fiscale, educandoli a diventare cittadini attivi che controllano l’operato di chi amministra il bene pubblico e combattono l’evasione fiscale. Si parla di diritti e di doveri, di tasse e di come si pagano, di nomi difficili come Irpef, Imu e Iva. Alla fine ci si chiede anche cosa accadrebbe se nessuno pagasse le tasse.

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