I cinque anni di papa Francesco raccontati dalla vaticanista del tg5


Cinque anni fa Jorge Mario Bergoglio diventò papa con il nome di Francesco. Per celebrare la ricorrenza il Centro culturale Prato Encounter ha organizzato un incontro per approfondire la conoscenza di papa Francesco attraverso il racconto di chi ha la possibilità di seguirlo da vicino. Venerdì 6 aprile alle 21,15 nel salone parrocchiale di Maliseti (via Montalese, 387) è stata invitata a parlare la vaticanista del Tg5 Alessandra Buzzetti. Laureata al Sacro Cuore di Milano, la giornalista ha lavorato prima in Rai, in particolare al fianco di Gad Lerner nel talk show itinerante Pinocchio, poi a Mediaset, dove da alcuni anni segue papa Francesco per il telegiornale di Canale 5.

Con lei ci sarà il teologo e parroco don Giovanni Paccosi della diocesi di Firenze, che illustrerà il lato teologico e spirituale del Santo Padre. Il Centro culturale Encounter invita tutti gli interessati a partecipare.

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Marco Giraldi
Marco Giraldi
6 anni fa

Scrivo in occasione del quinto anno di pontificato di Papa Francesco che l’anniversario è stato Martedì 13 Marzo. Sembra ieri quando dalla finestra della Loggia Pontificia del Vaticano il Cardinale Protodicacono Tauran diede il grande annuncio della nomina del Cardinale di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio a Sommo Pontefice assumendo il nome del santo patrono d’Italia ovvero Francesco. E’ stato il primo pontefice proveniente dall’America Meridionale nonchè gesuita che decise di assumere questo nome di questo grande santo che durante il Medioevo il periodo in cui è vissuto ha dato una forte scossa al potere temporale che aveva assunto la chiesa sopratutto durante le crociate e con fede e coraggio affrontò Papa Innocenzo III che approvò la sua regola seppure oralmente mentre il suo successore Onorio III approvò la sua regola in forma scritta e riuscì ad incontrare il Sultano d’Egitto Al-Malik Al-Kamil. Da non dimenticare il bellissimo “Cantico delle Creature” che compose negli ultimi anni della sua vita che fu il titolo della seconda enciclica scritta dal Pontefice il 24 Maggio 2015 in cui parlava di come deve essere trattato l’ambiente creato da Dio. La stessa cosa l’ha fatta e la sta continuando a fare Francesco con i suoi gesti, le sue azioni, i suoi discorsi, i suoi viaggi, le visite pastorali ma il suo amore più grande è quello dei poveri e dei sofferenti perchè ogni volta che vede e abbraccia un povero o un’ammalato è come se abbracciasse il Corpo di Cristo condannato a morte e crocifisso sul Monte Calvario nel luogo detto “Golgota” che vuol dire “Cranio”. Domenica 19 Novembre 2017 fu istituita la “Prima Giornata Mondiale Dei Poveri” in cui ospitò centinaia di poveri nella Sala Nervi offrendo un pranzo caldo e abbondante, questo gesto fu fatto nelle varie diocesi di ogni parte del mondo e non soltanto in Italia grazie a questa sua iniziativa perchè non si ama a parole ma a fatti ci ricorda San Giovanni nella sua Prima Lettera perchè anch’essi fanno parte della nostra società e non devono essere esclusi o emarginati anche se ci vuole una sana e giusta rieducazione affinchè il povero possa reintegrarsi nella società. Un’altra cosa che mi è dolce ricordare di Francesco è la sua dura lotta seppure non facile contro la pedofilia commessa da alcuni preti e vescovi perchè se si verifica un caso di un prete pedofilo non è colpa della chiesa ma di quel prete che non doveva diventare prete ricordava Don Fortunato Di Noto il prete che combatte la pedofilia e aiuta le vittime che hanno subito delle violenze attraverso l’Associazione Meter da lui fondata. Un’altra cosa che mi preme ricordare è il Giubileo Straordinario della Misericordia aperto il giorno della festa dell’Immacolata Concezione ovvero l’8 Dicembre 2015 da Roma a tutte le diocesi mondiali e conclusosi Domenica 20 Aprile 2016 in cui i fedeli potevano recarsi come pellegrini a Roma ricevendo l’indulgenza plenaria passando dalle Porte Sante presenti nella Basilica di San Pietro e in San Giovanni in Laterano e anche avvicinandosi al Sacramento della Riconciliazione perchè non bisogna mai stancarsi di cercare il perdono del Signore che ci da gratuitamente. Concludo avendo un pensiero per il Papa Emerito Benedetto XVI che una volta che si è dimesso è stato ed è tuttora presente nella vita della chiesa seppure in forma più riservata ma non è mancata la sua presenza in occasioni speciali e per il Pontefice esso è come un nonno a cui rivolgersi per avere consigli su come svolgere al meglio il suo magistero quindi mi sento di dire un “Grazie” dal profondo del cuore per tutto quello che ha fatto il nostro amato Papa, che Dio lo benedica e la Madonna lo conservi nel suo amore e che possa andare ancora avanti portando altri cambiamenti così che ci siano sempre più fedeli che si scoprono e riscoprono il bello dell’essere cristiano. Un grazie per aver visitato la nostra città Martedì 10 Novembre 2015 accolto dal nostro vescovo, dal sindaco e da tutte le autorità civili e politiche perchè seppure sia stato un’ora soltanto ha messo tutta la volontà per essere un pellegrino di passaggio e la sua parola risuona ancora dentro di noi