Piove sul bagnato in campo e sul campo per il Prato, ultimo in classifica e senza casa. Proprio la pioggia, infatti, sarebbe la causa del protrarsi dei lavori al Lungobisenzio. Un ritardo quantificato in 45 giorni rispetto alla tabella di marcia, dovuto all’impossibilità di compiere i lavori durante i giorni di pioggia.
Stamani l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis ha illustrato alla commissione controllo e garanzia presieduta da Giorgio Silli lo stato di avanzamento dei lavori. Opere che, facendo una percentuale, sono realizzate al 63%. Il restante 37% dovrebbe essere concluso entro la fine del prossimo mese. Il manto erboso è stato già spostato di 17 metri verso la tribuna d’onore, la pista d’atletica è stata tolta e la tribuna degli ospiti già posizionata sul lato Etruria. Al momento devono essere spostate la curva degli ultras locali, che sarà posizionata più a ridosso del campo e manca la realizzazione del muretto sul lato della tribuna centrale.
Per fine maggio i lavori – che comporteranno un investimento del Comune di 570 mila euro – dovrebbero essere conclusi. Poi ci sarà il sopralluogo della commissione di vigilanza che dovrà dare l’ok, ma per giugno lo stadio dovrebbe essere a disposizione del Prato, che potrà giocare tra le mura amiche il campionato 2018-19, in quale serie ancora non è dato sapere. Quello dei lavori al Lungobisenzio non è stato un procedimento semplice, con l’apertura di un’inchiesta della Procura che ha portato ad un avviso di garanzia per l’ex delegato allo sport Luca Vannucci e alle dimissioni dell’ex responsabile dei lavori pubblici Luca Piantini, indagato insieme ad un altro tecnico comunale. Nuovo responsabile unico del procedimento per il Comune è l’architetto Pecorario.
