La Chiccheria di Largo Carducci chiude i battenti per sempre. Un’attività storica, aperta da 26 anni, ha deciso di lasciare a causa di motivi personali, come ci spiega la proprietaria, ma anche perché la zona non è più appetibile per gli affari. E così, niente più caramelle, cioccolatini e confetti. L’area commerciale di piazza Duomo e dintorni è sempre meno dolce con Dolfi che si trasferisce a Montemurlo; la boutique di lusso gestita da titolari cinesi G3 che ha abbassato i bandoni da qualche mese e con Teorema house in cerca di nuovi proprietari. In quest’ultimo caso, infatti, l’attività va bene, ma non c’è nessuno disposto a rilevarla. Dopo quasi 50 anni dietro il bancone a vendere tovaglie, piumoni e asciugamani di alta qualità, i coniugi Innocenti vogliono andare in pensione e se non troveranno nessuno, chiuderanno per sempre un negozio in cui ancora c’è fermento: “Io e mia moglie Lorenza desideriamo andare in pensione e ci sarebbe piaciuto vedere il nostro negozio in mano a dei giovani con tanta voglia di lavorare, ma anche di innovare – dice il titolare Mauro Innocenti -. Negli ultimi due mesi qualcuno si è fatto avanti, ma sembra che nessuno si decida. Eppure è un’attività bene avviata, patrimonio del centro, 100 mq di spazio, sarebbe un peccato lasciarla andare”.
E’ sfitto ormai da 10 mesi il locale immediatamente alle spalle della statua del Mazzoni, dopo la decisione di John Ashfield di trasferirsi in corso Mazzoni: ci sono trattative in corso per l’acquisto, ma ancora niente di concreto. Tra tanti che vanno, si trova anche qualcuno che viene, in piazza Duomo, anche se tra le polemiche: si tratta dei ragazzi marocchini Omar e Soufiane, che hanno aperto il ristorante Andaloussia e se la sono dovuta vedere, almeno nella prima fase, con l’avversione di chi credeva che sorgesse un attività di kebab.
LS
