12 Maggio 2018

Emergenza rifiuti, Alia: “Impianti saturi”. Rischio aumento tariffe per i cittadini VIDEO


Emergenza rifiuti, la situazione si fa sempre più critica. A delineare i contorni di uno scenario ormai vicino al collasso, stavolta, è Alia, che per bocca dell’amministratore delegato Livio Giannotti – sentito in Commissione comunale Ambiente – parla di “ritardi preoccupanti”. Il riferimento è alla cronica carenza di impianti di smaltimento, di cui – ammette Giannotti – “abbiamo bisogno come il pane”. Un’assenza che pesa, nonostante le percentuali di raccolta differenziata – nelle sole aree di Prato, Pistoia e Firenze, ovvero nel perimetro dell’Ato Toscana Centro – abbiano complessivamente raggiunto quota 65%.

Il pensiero corre subito al termovalorizzatore fiorentino di Case Passerini, un’opera considerata strategica nell’ottica di una pianificazione allargata ma ancora al palo in attesa di un pronunciamento del Consiglio di Stato.

Anche il vicesindaco Simone Faggi rimarca l’urgenza dell’inceneritore e difende le ragioni del Comune di Prato. Il timore è l’aumento ulteriore delle tariffe per i cittadini.

Lo stallo generale rischia di far slittare i tempi per la realizzazione di un altro impianto tutto pratese: quello di selezione delle plastiche di via Paronese, che avrebbe dovuto sostituire l’attuale impianto di selezione dei rifiuti urbani. Il progetto resta in piedi, rassicura Alia, ma risulta ad oggi irrealizzabile viste le difficoltà attuali e la mancanza di spazi.

A proposito di differenziata, evidenti ritardi si segnalano anche per la costruzione dei tre maxi-centri di raccolta a supporto del porta a porta: entro la fine dell’anno dovrebbe sorgere il primo punto nel piazzale Abbè Pierre, in zona Parco Prato. Entro il 2020 arriverà invece il secondo centro nel viale Marconi mentre per il terzo, nella parte Nord della città, restano aperte le ipotesi.

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