23 Maggio 2018

Quarta casa fabbrica scoperta dalla municipale dopo la tragedia alla Tignamica: questa volta è una tintoria FOTO


Due coniugi cinesi avevano trasformato la propria abitazione in una tintoria abusiva e, per questo sono stati denunciati per violazione della normativa ambientale. E’ il primo caso di tintoria ricavato in ambiente domestico scoperto a Prato. La casa-fabbrica è la quarta individuata in nove mesi dalla polizia municipale in città dopo la tragedia a La Tignamica dell’agosto scorso.
All’interno dell’ abitazione di via Bruno Zucca i due coniugi, C.Z. di 46 anni e X.X. di 45 anni, avevano allestito in maniera artigianale un bancone da lavoro dove effettuavano operazioni di tintura di capi di abbigliamento mediante l’utilizzo di numerosi prodotti chimici, ad uso professionale, rinvenuti in fusti sia nelle stanze che nel terrazzo esterno. Sotto il tavolo del salotto gli investigatori hanno trovato numerose bacinelle in plastica utilizzate per le operazioni di tintura a immersione e attrezzature per l’applicazione dei prodotti coloranti.

La successiva asciugatura avveniva all’interno di una struttura gazebo posta sul terrazzo e appositamente celata con un telo in tessuto per evitare di mostrare la merce che veniva appesa su appositi stand ad uso professionale al di sopra dei quali sono state trovate circa 400 grucce appendiabiti. Su un quaderno venivano annotate le date di produzione e il numero dei capi suddivisi per colore di tintura.

Alcuni dei fusti, per i quali la normativa prevede il deposito in platee di contenimento per evitare fuoriuscite o cadute accidentali del prodotto, erano stati appoggiati direttamente su alcune fioriere e riportavano in etichetta pittogrammi di pericolosità dell’impiego, con indicazioni di prodotti irritanti e corrosivi. I residui di acqua di tintura venivano quindi gettati nel lavandino domestico, dove sono state trovate numerose tracce di colorante che, quindi, è penetrato anche nella pubblica fognatura.
Sia i prodotti chimici che gli imballaggi plastici sono stati posti sotto sequestro insieme con la numerosa attrezzatura utilizzata per svolgere abusivamente l’attività insalubre, in assenza di alcuna autorizzazione ambientale.
I due cittadini cinesi sono stati denunciati per gestione illecita di rifiuti ed abbandono degli stessi all’interno del sistema fognario pubblico.

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