31 Maggio 2018

“Ripresa e riforme, Europa e responsabilità”: gli industriali tracciano la via alla politica convitato di pietra dell’Assemblea annuale


Europa, responsabilità, riforme. Sono alcune delle parole chiave pronunciate durante l’assemblea annuale di Confindustria Toscana Nord, tenutasi stamani alla Cattedrale ex Breda di Pistoia. Quest’anno la politica è stata il convitato di pietra ai lavori: nessun governo a cui rivolgersi direttamente e una crisi che ha avuto ripercussioni sui mercati. In questo quadro politico, gli industriali hanno fatto appello al senso di responsabilità, auspicando che il prossimo governo sappia rappresentare al meglio in Europa l’industria italiana. Quanto alle “riforme” la richiesta è di modificare le leggi lacunose e poco chiare quali ad esempio il Codice degli Appalti, che ha aperto la strada ad aberrazioni come il sorteggio. L’appello degli industriali è invece quello di mantenere i provvedimenti che hanno sortito effetti positivi sull’economia come le misure di Industria 4.0 e il Jobs Act.
Riguardo a quest’ultima riforma il presidente di Confindustria Toscana Nord Giulio Grossi ha presentato i dati delle assunzioni a tempo indeterminato a Prato, Lucca e Pistoia, tra il 2014 (pre-JobsAct e decontribuzione, quindi) e la fine del 2016. Il numero totale dei dipendenti in questo periodo ha fatto segnare oltre 10.000 unità in più, tutte ascrivibili a posizioni a tempo indeterminato.
Non è dato sapere, -ha precisato Grossi – quanto in questo incremento abbiano giocato le nuove regole sul tempo indeterminato a tutele crescenti, quanto l’esonero contributivo applicato ai nuovi assunti a tempo indeterminato e quanto, semplicemente, fisiologiche necessità di personale dovute alla crescita che si è verificata in questi anni. Ma l’impennata c’è stata, ha queste caratteristiche e questo dato non può essere ignorato”.

Fra gli altri temi affrontati (credito, istruzione, energia e gas, fisco, regole europee sull’etichettatura di origine, sostenibilità), ampio spazio è stato dato alle infrastrutture, alle poche in fase di avvio e alle molte che non partono, dagli impianti per lo smaltimento dei rifiuti (è di due giorni fa una severa presa di posizione di Confindustria Toscana Nord sulla vicenda Case Passerini) all’aeroporto di Firenze per il quale si intravedono ancora ostacoli.

“Questo paese ha bisogno di politica, di buona e costruttiva politica che abbia il coraggio di realizzare i cambiamenti che occorrono e l’intelligenza di lasciare inalterati cambiamenti positivi fatti da altri”, ha dichiarato il presidente dell’associazione Giulio Grossi nell’aprire i lavori alla presenza del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e degli altri ospiti Giuseppe Marino, Group COO Rolling Stock Hitachi Rail, e Andrea Montanino, direttore del Centro studi di Confindustria, entrambi intervistati dal giornalista di Radio 24 Luca Telese.

Boccia: “Europa ed euro imprescindibili per l’Italia. I nemici da combattere sono debito pubblico e disoccupazione”

“Bisogna decidere quanto prima se andare ad elezioni o fare un governo, con due elementi di imprescindibilità che stiamo dicendo da tempo: un’Europa che comunque va riformata e un euro che è imprescindibile per l’Italia, un paese ad alta vocazione di export dove i tassi di interesse sono determinanti e ritornare a dimensioni semplicistiche della chiave economica non è un vantaggio per il paese. Ricordiamo – ha aggiunto il numero 1 di Confindustria Vincenzo Boccia – che ogni punto di interesse che aumenta significa 20 miliardi di tassi di interesse in più come debito dello Stato, oltre alle pressioni sui mutui delle famiglie e imprese”
“La prima cosa che chiederemo nel momento in cui il governo si dovesse formare è di non toccare i provvedimenti che hanno avuto effetti sull’economia reale, ma prima di questo un’attenzione al mondo del lavoro e al lavoro”. Così il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a Pistoia per l’assemblea di Confindustria Toscana Nord. “Il nemico da combattere è il debito pubblico e la disoccupazione del Paese: i mercati sono un effetto non sono il nemico. Dare grande centralità al lavoro è la grande sfida del Paese”, ha concluso Boccia.

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