28 Giugno 2018

Consiag distribuisce ai Comuni soci 8,7 milioni e recupera 5,9 milioni dalle azioni “carta straccia” BpVi


Un utile di oltre 9,1 milioni al netto di ammortamenti e svalutazioni. Dividendi distribuiti ai comuni soci per 8,7 milioni, in crescita rispetto alle previsioni e ai 5,5 milioni elargiti lo scorso anno. Patrimonio netto che sale a 207,3 milioni di euro, con un incremento di € 3,7 milioni rispetto al 2016 e di 52,7 milioni in sedici anni (alla trasformazione di Consiag il patrimonio netto era 154,7 milioni di euro). Sono questi, in estrema sintesi, i risultati del bilancio 2017 di Consiag S.p.a approvato dall’Assemblea dei Comuni soci, riunitasi stamani.
I dividendi saranno ripartiti tra i comuni soci in maniera proporzionale alle quote di partecipazione in Consiag: il Comune di Prato, azionista di maggioranza relativa con il 37,8% del capitale sociale, riceverà 3,3 milioni di euro. 485 mila euro andranno al Comune di Montemurlo (proprietario del 5,5% delle quote); mentre gli altri comuni pratesi riceveranno cifre comprese tra i 60.000 e i 251.000 euro.

Per questo esercizio i dividendi rappresentano il 95% dell’utile, detratto solo l’accantonamento di legge: 459.030 euro al fondo di riserva legale. Un’operazione per “accogliere le istanze da più parti provenute, di un ulteriore impegno finanziario richiesto alla Società – si legge nella relazione al Bilancio dell’amministratore unico Luciano Baggiani – e per l’esercizio 2019, al momento, con ragionevole certezza, si prevede di confermare le previsioni di distribuzione di dividendi anticipatevi nell’assemblea di approvazione del bilancio 2016 e cioè €/mln 6,5”.

 

Azioni BpVi, Consiag ha recuperato 5,9 milioni di euro
Da oltre un anno, prima che la Banca finisse in liquidazione coatta amministrativa, Consiag ha chiuso il contenzioso con la Popolare di Vicenza sulle azioni il cui valore, da 62,5 euro si era azzerato con la crisi dell’istituto di credito. Grazie alla transazione, la partecipata è riuscita a recuperare 5,9 dei 9,3 milioni investiti nelle azioni BpVi, che erano state sottoscritte nel corso degli anni precedenti contestualmente alla sottoscrizione di mutui. Per una parte delle azioni, pari a 7,3 milioni, la Banca aveva sottoscritto un impegno al riacquisto delle quote. Forte di questi documenti, Consiag aveva avviato la mediazione nell’ottica di una causa civile, che è stata poi accantonata con l’accordo extra-giudiziale. A favorire la trattativa, è stata l’esistenza di mutui ancora pendenti: l’operazione è stata portata a termine senza movimenti di cassa, con una compensazione e un taglio delle rate del mutuo.
“BpVi ha finanziato la nostra società e ha creduto in Consiag quando non c’era ancora Estra e non c’erano altri istituti disponibili a venirci incontro. Abbiamo sempre avuto un buon rapporto con l’istituto di credito, ottenendo prestiti a tassi molto positivi. Sulla questione delle azioni, indubbiamente abbiamo dovuto mettere in conto una perdita, ma grazie alla transazione siamo riusciti a recuperare una percentuale molto alta dell’investimento”.

Una percentuale assai superiore a quella ottenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato che accettò l’offerta di transazione (9 euro ad azione) della BpVi (un’offerta non prospettata alle spa come Consiag), incassando 3,2 milioni a fronte dei 21,4 milioni del valore iniziale delle azioni.

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