22 Giugno 2018

Detenuto dà in escandescenze alla Dogaia: pugni ad agenti e fuoco in cella di isolamento


Pugni agli agenti, fuoco nella cella di isolamento. L’ennesimo episodio di violenza al carcere pratese della ‘Dogaia’ si è consumato nella serata di ieri: un detenuto marocchino avrebbe preso a pugni un agente della polizia penitenziaria, per poi dare alle fiamme un materasso. A darne notizia è il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe).

Secondo Pasquale Salemme, segretario per la Toscana del sindacato, “dalle notizie acquisite, pare che il detenuto nel pomeriggio avesse ingerito una lametta privata della parte in plastica”. Successivamente, approfittando dell’apertura di una porta blindata per consentire l’uscita di un compagno di cella, sarebbe uscito “spingendo con veemenza la porta contro l’agente”. Raggiunto dal poliziotto gli si sarebbe scagliato contro colpendolo ripetutamente con numerosi pugni al volto. L’attivazione dell’allarme generale e il pronto intervento di altri uomini della polizia penitenziaria hanno scongiurato ulteriori conseguenze, tuttavia durante la “fase di contenimento” un altro agente è rimasto ferito alla mano sinistra. “Per entrambi – spiega Salemme – si è reso necessario l’invio al pronto soccorso”. Trasferito alla Sezione isolamento l’uomo ha proseguito le violenze incendiando un materasso, dal quale si è sprigionato un intenso fumo acre. “Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, denuncia Donato Capece, segretario generale Sappe.

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