7 Giugno 2018

Imprenditoria straniera, oltre 9mila le aziende in provincia di Prato. Boom delle attività immobiliari cinesi VIDEO


Non è stato un anno particolarmente brillante, il 2017, per lo sviluppo dell’imprenditoria straniera in provincia di Prato. A dirlo è il rapporto annuale realizzato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio, che conferma una flessione nel ritmo di crescita delle aziende gestite da stranieri.

Lo scorso anno le ditte attive condotte da cittadini extracomunitari hanno raggiunto e superato la soglia delle 9mila unità e rappresentano oggi il 30% del bacino imprenditoriale del distretto, il primo – in questo senso – in Italia, seguito solo da Brescia. Ma l’aumento complessivo registrato, pari all’1.9%, risulta comunque nettamente inferiore rispetto al +3% rilevato nel 2016 e al +4.3% del 2015.
Ad eccezione di pakistani e albanesi, la frenata riguarda tutte le principali etnie , soprattutto la comunità cinese, che conta ad oggi 5.842 attività: la crescita delle imprese orientali si è praticamente dimezzata, passando dal +4,3% del 2016 al +2,9% del 2017.

Un’imprenditoria straniera disponibile ad aprirsi anche a nuovi orizzonti. Guardando alla comunità orientale, cresce l’interesse verso il settore del terziario: il confronto nel periodo compreso tra il 2013 e il 2017 e i cinque anni precedenti evidenzia un rallentamento in tutti i settori, primi fra tutti confezioni e commercio al dettaglio, a fronte invece di un autentico boom nel campo delle attività immobiliari. Oggi sono 141 le imprese cinesi di questo tipo: erano 70 nel 2008.

Responsabili inoltre sempre più giovani e donne che si fanno strada (le imprenditrici cinesi sono quasi 2.800): è questa la fotografia anagrafica dei nuovi imprenditori stranieri. Tra coloro che detengono cariche amministrative, l’età media si aggira tra i 43 e i 44 anni.

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