In 1500 alla solenne processione del Corpus Domini per le strade del centro di Prato FOTO


Memoria, presenza e profezia. Sono le tre parole chiave, i tre inviti che il vescovo Franco Agostinelli ha rivolto alla Chiesa e alla Città di Prato in occasione della processione del Corpus Domini. Anche quest’anno, il giovedì precedente la solennità, la comunità cristiana di Prato si è riunita per riaffermare la propria fede in Cristo portando il Santissimo Sacramento per le strade del centro cittadino.

 

Ieri sera in 1500 si sono dati appuntamento in Seminario per la messa presieduta da monsignor Agostinelli e concelebrata dal clero diocesano. Poi da lì un lungo corteo di fedeli si è incamminato verso la cattedrale dove dal pulpito di Donatello il Vescovo ha impartito la benedizione eucaristica e ha rivolto alcuni pensieri ai tanti pratesi presenti in piazza. Tra loro, come da tradizione, i membri dei gruppi, delle associazioni e dei movimenti ecclesiali, riuniti dietro labari e insegne. C’erano i confratelli della Misericordia in brigata, l’Azione Cattolica, i Cavalieri dell’ordine equestre del Santo Sepolcro e quelli del Sacro Cingolo, gli scout Agesci e i membri dell’Unitalsi, i terziari carmelitani e francescani e molte altre aggregazioni. In testa alla processione c’era la Filarmonica Giacomo Puccini.

 

 

Dietro al gonfalone il vice sindaco Simone Faggi con alcuni membri della Giunta e rappresentanti del Consiglio comunale. Presenti anche il prefetto Rosalba Scialla, il consigliere regionale Nicola Ciolini e l’Amministrazione provinciale.

 

La messa nel piazzale del Seminario

 

Il percorso ha toccato i luoghi dell’educazione e della formazione. «Stasera abbiamo voluto rivolgere le preghiere ed il pensiero ai nostri giovani che progettano il loro futuro – ha detto mons. Agostinelli –, non abbiate paura a pensare al matrimonio, al sacerdozio, alla vita consacrata, al servizio missionario come piena realizzazione della vostra vita». La processione di quest’anno infatti ha avuto come tema di riflessione il prossimo Sinodo dei vescovi dedicato al mondo dei giovani. «La vita di ogni uomo, di ogni cristiano – ha aggiunto il Presule – è vocazione, una chiamata e quindi una missione per il bene comune». Per questo motivo la messa iniziale è stata celebrata nel piazzale del Seminario, «comunità educante chiamata ad accompagnare il cammino verso il sacerdozio», e poi il corteo dei fedeli è passato nei pressi dei monasteri di San Vincenzo e San Clemente, davanti alle scuole San Niccolò (dove insegnanti, genitori e alunni hanno decorato la piazza con una suggestiva «infiorata») e Cesare Guasti e ha lambito il convitto Cicognini. Luoghi della formazione e dell’educazione.

 

La suggestiva infiorata realizzata dagli alunni del Conservatorio San Niccolò

 

Le parole del Vescovo. Il Vescovo ha poi voluto indicare alla Chiesa e alla Città di Prato l’attualità del messaggio eucaristico chiedendo di fare memoria, «tenendo lo sguardo fisso sulle radici che ci hanno generato», di essere presenza, «vivendo la vita come missione», e di essere profetici, «guardando agli altri con empatia e speranza».
In particolare monsignor Agostinelli ha voluto ricordare a Prato gli elementi che hanno reso grande la sua comunità: «la laboriosità, la coesione sociale, la sapiente accoglienza, la programmazione lungimirante e competente di tutte le dimensioni del vivere civile, il rispetto delle diversità e la convergenza nel cercare soluzioni perché i più fragili non rimangano emarginati». Per non dimenticare la sua vocazione e continuare l’impegno lungo questo cammino, Prato «deve intavolare con urgenza sinergie sempre maggiori – ha affermato il Vescovo – per assicurare efficacia e efficienza ai progetti che assicurino futuro nel campo del lavoro, della scuola, della famiglia, dell’urbanistica, dell’assistenza». Anche i giovani sono chiamati a dare il loro contributo, «combattendo l’ipocrisia, il bullismo, il qualunquismo e l’indifferenza. Siate la profezia di ciò che noi adulti abbiamo sognato e non abbiamo fatto», ha concluso monsignor Agostinelli.

 

 

Gli organizzatori. L’evento, sempre molto sentito e partecipato dai pratesi, è stato organizzato dalla Diocesi in stretta collaborazione con il Comune, la polizia municipale, la polizia di Stato e i carabinieri. Alla buona riuscita dell’iniziativa hanno dato il loro contributo i capi scout dell’Agesci, l’Associazione nazionale carabinieri e la Misericordia.

 

 

 

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