17 Luglio 2018

Accoglienza migranti, sequestro probatorio per 9 strutture Astir. La Procura indaga su violazioni urbanistiche e carenze igieniche


Una segnalazione da parte di vicini di casa per schiamazzi e rumori notturni, provenienti da una delle strutture di Poggio a Caiano che ospitano migranti: è partita così l’indagine della Procura di Prato su nove case per l’accoglienza che fanno capo al Consorzio Astir, seppur gestite tecnicamente da diverse cooperative del territorio. Tre appartamenti a Prato, altrettanti a Carmignano, 2 nel Comune di Poggio e una abitazione a Comeana, finiti tutti nel mirino degli inquirenti e ora sottoposti a sequestro probatorio. Gli edifici sono stati passati al setaccio, nella giornata di ieri, dagli agenti della Digos e dagli ispettori dell’Asl per due ordini di motivi: da un lato, presunte violazioni urbanistiche rispetto al cambio di destinazione d’uso degli alloggi (trasformati, di fatto, da civili abitazioni a strutture ricettive non alberghiere); dall’altra, carenze igienico-sanitarie importanti, che fonti investigative definiscono “disastrose” per la presenza di rifiuti e sporcizia.

L’indagine, affidata dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi al sostituto Egidio Celano, dovrà fare luce su tutti questi aspetti ma la Procura è intenzionata ad approfondire altri fronti, anche sulla base della documentazione integrativa che il Consorzio Astir è stato chiamato a fornire. Al momento non sono scattati i sigilli agli appartamenti: il sequestro probatorio consentirà ai circa 100 migranti, seguiti nell’ambito della rete dei Cas (i Centri di Accoglienza Straordinaria) gestiti dalla prefettura, di continuare ad usufruire degli spazi, salvo ulteriori sviluppi del filone d’inchiesta.

Dal Consorzio Astir fanno sapere di non aver ancora ricevuto comunicazioni formali al riguardo ma di voler garantire la massima collaborazione per favorire trasparenza e chiarezza. Il consorzio, che ha il proprio cuore a Prato ma dimensione toscana, conta circa mille dipendenti ed offre tra i vari servizi di ambito sociale anche quello di accoglienza dei migranti, partito nel momento in cui il territorio pratese è stato chiamato a dare risposte all’emergenza.

Anche la politica interviene sulla vicenda. Il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli difende i controlli: “Giusto garantire il rispetto delle regole – ripete Puggelli -. Il Comune non ha alcun ruolo nella gestione dei centri: attendiamo l’esito delle indagini prima di esprimerci”. Bene le iniziative della magistratura anche per il senatore Patrizio La Pietra di Fratelli d’Italia: “Chi gestisce le strutture nel rispetto delle regole, non ha niente da temere. Plaude infine la segretaria provinciale della Lega Patrizia Ovattoni: “A suo tempo – afferma Ovattoni – anche la Lega presentò diversi esposti in cui si chiedeva, alle autorità competenti, di effettuare precise verifiche relative a delle strutture di accoglienza nel territorio pratese”.

 

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