20 Luglio 2018

Alloggi per profughi, primi indagati. Proseguono le ispezioni


Ci sono alcuni indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Prato sugli alloggi per migranti che fanno capo al Consorzio Astir: si tratta della presidente del Consorzio, Loretta Giuntoli, mentre altri nomi figurano tra i vertici della cooperativa sociale Humanitas.

Le verifiche degli inquirenti, dopo il sequestro probatorio di 5 strutture tra Carmignano e Poggio a Caiano, proseguono spedite per ricostruire i contorni del contratto di servizio tra la Prefettura e il Consorzio Astir, a cui i magistrati contestano nello specifico violazioni urbanistiche e carenze igienico-sanitarie. La Prefettura figura invece come “parte offesa”.

Intanto i tre centri di accoglienza di via Roma, al Soccorso, gestiti da Coop 22 (uno dei rami operativi della Fondazione Opera Santa Rita) sono stati ispezionati da Asl, vigili del fuoco e personale della Prefettura, nell’ambito dei regolari controlli sulle strutture che ospitano profughi: ieri è scattata la visita a tappeto negli alloggi che accolgono circa 60 migranti. Un controllo durato diverse ore e che si è concluso con il sequestro di un frigorifero in cui è stata rinvenuta una scatola di carne macinata scaduta. Sono stati poi consegnati consigli e prescrizioni relativi ai sistemi di prevenzione.

Tornando invece alle modalità di assegnazione dei migranti, al momento dell’arrivo sul territorio le persone passano dall’Hub di Croce Rossa per i primi accertamenti e i documenti sanitari: una volta trascorso il primo periodo, vengono poi trasferiti dalla Prefettura – secondo i posti disponibili – negli alloggi delle diverse cooperative per la presa in carico. La Prefettura ha pubblicato più volte bandi pubblici, negli ultimi anni, per reperire nuove strutture e appartamenti anche tra cittadini privati e tamponare l’emergenza nei momenti più critici. La procedura prevede che la stessa Prefettura visioni gli appartamenti e ne autorizzi in tutti i casi l’utilizzo per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Il numero degli arrivi sul territorio provinciale nell’ultimo anno si è in ogni caso sensibilmente ridotto, con un calo quantificabile nell’ordine del 90%.

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