31 Luglio 2018

Caldo torrido, in leggero aumento gli accessi al pronto soccorso


Ancora una giornata di caldo torrido: anche oggi la temperatura ha raggiunto i 38 gradi e domani ne sono previsti 39. Ad aggravare il quadro l’alto numero di ore giornaliere nelle quali l’afa fa sentire la sua morsa. A fronte del gran caldo, si registra un leggero incremento degli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Prato: rispetto ai 261 di domenica, ieri si è saliti a 268 accessi (di cui 42 ricoverati e 178 pazienti rientrati a domicilio).

La situazione, pur essendo sempre nella media, fa sapere il direttore del dipartimento di emergenza e area critica dottor Simone Magazzini, sta comunque richiedendo una particolare attenzione per i casi riferibili al caldo con codici a bassa intensità assistenziale (verdi e azzurri) per sincopi, disidratazioni e disturbi gastrointestinali e accessi di persone anziane e già debilitate da patologie croniche. La Centrale Operativa 118 Firenze-Prato in tutto il mese di luglio ha effettuato 3516 interventi di emergenza; l’anno scorso erano stati 3444.
“Purtroppo – evidenzia Federico Gelli, direttore del coordinamento maxie-mergenze ed eventi straordinari dell’Azienda Ausl Toscana centro – la Protezione Civile e il Ministero della Salute hanno comunicato che l’ondata di calore di livello 3 con codice rosso prevista per domani si ripeterà anche nella giorna-ta di giovedì e questo annuncio, insieme all’aumento dei pazienti che si rivolgono alle nostre strutture di emergenza ed urgenza, ci impone di tenere ancora alta l’attenzione e la vigilanza in tutti i nostri contesti sanitari, sia ospedalieri che territoriali, per attivare con rapidità i necessari interventi straordinari per i cittadini”.
La dottoressa Rosella Boldrini, direttore dei servizi sociali dell’Azienda, sottolinea che gli interventi attivi a tutela degli anziani sono declinati su tutto l’arco dell’anno al fine di fare arrivare i necessari sostegni alle persone, sia nei giorni più freddi che in quelli più caldi.
Rispettare alcuni accorgimenti è fondamentale per evitare danni alla salute. Ecco le raccomandazioni ricordate dalla Asl.
Cosa devono fare gli anziani. I consigli pratici e le precauzioni secondo il dottor Carlo Adriano Biagini, direttore di geriatria, sono ormai noti ma occorre ribadire che gli anziani per le loro caratteristiche fisiologiche sono più esposti ai rischi dovuti al caldo e pertanto, la prevenzione resta l’arma migliore per proteggersi dalle conseguenze come il ricovero in ospedale. Prima di tutto è importante bere molto: gli anziani, soprattutto i non autosufficienti con decadimento cognitivo, non sentono il bisogno di bere e possono stare anche tante ore senza assumere liquidi, rischiando la disidratazione; mangiare in modo leggero, evitando cibi grassi e pesanti e inserendo nella dieta abituale quanto più possibile frutta e verdura fresca. Frutta e verdura nutrono, dissetano e reintegra-no in modo naturale i sali minerali persi con il sudore meglio di qualsiasi integratore alimentare; non uscire nelle ore più calde della giornata (quelle centrali, in particolare dalle 11.00 alle 17.00), ma rimanere a casa e rinfrescare gli ambienti domestici, aprendo le finestre dell’abitazione al mattino e abbassando le tapparelle o socchiudendo le imposte e facendo un uso corretto dei condizionatori (è bene usarli in modalità deumidificatori oppure in modalità refrigerante, ad una temperatura che non sia più bassa di 6-7 gradi rispetto a quella esterna).
E’ buona regola non abbassare la temperatura oltre i 5-6 gradi rispetto all’esterno. Una temperatura fra 25-27 °C con un basso tasso di umidità garantisce un buon confort e non espone a bruschi sbalzi termici rispetto all’esterno; indossare indumenti chiari, non aderenti, di fibre naturali (come ad esempio lino e cotone), evitare le fibre sintetiche che impediscono la traspirazione e possono provocare irritazioni, pruriti e arrossamenti; quando si esce, proteggersi con cappello e occhiali scuri; bagnarsi subito con acqua fresca in caso di mal di testa provocato da un colpo di sole o di calore per abbassare la temperatura corporea.
Per quanto riguarda l’uso dei farmaci occorre leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulla confezione e comunque devono essere conservati a temperature non superiori ai 30 gradi. Il caldo può potenziare l’effetto di molti farmaci utilizzati per la cura dell’ipertensione e di molte malattie cardiovascolari. E’ opportuno quindi effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa ed eventualmente richiedere il parere del proprio Medico di Medicina generale. Nel periodo più caldo, ricordarsi che nelle persone anziane occorre considerare come importante campanello di allarme la riduzione di alcune attività quotidiane (spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi). La riduzione di una o più di queste funzioni in una persona anziana può significare un peggioramento dello stato di salute ed è consigliabile, per questo, segnalarla al medico curante, per un eventuale suo controllo delle condizioni cliniche.
I consigli per i bambini. Per quanto riguarda i bambini Marco Pezzati, direttore dell’area pediatria e neonatologia, spiega che essi hanno una composizione corporea caratterizzata da una grande quantità di acqua e questo rende il rischio di disidratazione in età pediatrica ancora più elevato di quanto non sia per l’adulto. Inoltre i bambini sudano di più, hanno maggiore difficoltà a disperdere il calore e spesso hanno difficoltà a comunicare ai genitori la loro necessità di bere.
Ecco quindi alcune regole da seguire per proteggere i più piccoli dalle alte temperature:
– Non uscire di casa nelle ore più calde (dalle 11 alle 18), evitare l’esposizione diretta al sole e comunque utilizzando sempre vestiti in tessuti naturali leggeri, copricapi e crema solare
– Anche per i bambini più grandi è raccomandabile svolgere attività fisica all’aperto non nelle ore centrali della giornata. In ogni caso far bere sia prima che durante l’attività fisica adeguate quantità di acqua.
– Ricordare che soprattutto i bambini sotto i 6 mesi di vita non devono essere esposti all’azione diretta dei raggi ultravioletti del sole e che anche stare sotto un ombrellone non li protegge dal caldo nè dai raggi solari.
– Proporre acqua non fredda in piccole quantità e frequentemente durante la giornata ricordando sempre di avere a disposizione una bottiglia di acqua per far bere il bambino ogni volta che ha sete.
– Preparare cibi freschi e leggeri (frutta e verdura) che contengo-no un’alta percentuale di liquidi e sali minerali che si perdono con la sudorazione limitando invece l’uso di grassi.
– Se il lattante è ancora allattato al seno offrirgli il seno più fre-quentemente, senza rispettare le solite pause tra una poppata e l’altra.
– Mantenere freschi ed aerati i locali avendo cura di tenere chiuse e oscurare le finestre esposte al sole e aprirle solo la mattina presto e la notte.
– Evitare di lasciare i bambini in luoghi chiusi non protetti dal cal-do e dai raggi solari come tende da campeggio o auto. Attenzione particolare alle auto perché l’abitacolo può facilmente raggiungere temperature superiori i 40° C perfino quando i valori della tempe-ratura esterna non risultano particolarmente elevati.
– Tenere sotto controllo la temperatura, soprattutto dei bambini più piccoli e se necessario rinfrescare con panni umidi o utilizzando bagni o docce tiepide.

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