12 Luglio 2018

Ginecologi arrestati, la Asl attiva gli ispettori: controlli quotidiani nelle sale d’attesa di ospedale e ambulatori


Dopo aver sospeso i quattro ginecologi finiti agli arresti domiciliari per truffa e peculato, la Asl Toscana Centro imprime un giro di vite sui controlli nelle sale d’attesa, per evitare casi come quelli evidenziati dall’inchiesta della Procura di Prato.
I medici Elena Busi, Simone Olivieri, Ciro Comparetto e Massimo Martorelli sono accusati di aver visitato pazienti cinesi durante il proprio orario di lavoro, nelle strutture pubbliche come l’ospedale e il Giovannini, accettando pagamenti in nero, con un canale preferenziale illecito – tramite cittadini orientali che facevano da intermediari, rispetto alla fila del Cup.

Adesso, a seguito dell’indagine dei carabinieri, la direzione sanitaria ha deciso di istituire – attingendo al proprio personale – una commissione di disciplina e d’indagine e attiva un nucleo ispettivo, che effettuerà controlli quotidiani nelle strutture sanitarie.
La Commissione di Disciplina, già operativa, dovrà svolgere con maggiore intensità verifiche, anche con sopralluoghi nelle strutture, sui vari livelli di responsabilità e sui comportamenti dei dipendenti. Un’altra commissione, quella d’Indagine dovrà invece vigilare sul rispetto delle procedure di prenotazione di visite ed esami e sulla correttezza nell’accesso ai servizi da parte dei cittadini.
Alle due commissioni si aggiunge Il Nucleo Ispettivo, l’organismo che verificherà giornalmente, presso tutte le sale d’attesa aziendali, dall’ospedale ai presidi territoriali, il corretto svolgimento dell’attività ambulatoriale e chirurgica ambulatoriale, sia in regime istituzionale che di libera professione. I componenti del nucleo ispettivo dovranno accertare le effettive corrispondenze tra le prestazioni prenotate e la presenza dei pazienti fisicamente in attesa di eseguirle.

“I gravi fatti accaduti all’Ospedale di Prato non dovranno mai più ripertersi a tutela dei cittadini e degli operatori che lavorano onestamente nelle nostre strutture” afferma il direttore generale dell’Asl Toscana centro, Paolo Morello Marchese.

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