25 Luglio 2018

Molestie ad una bimba di 10 anni, arrestato sacerdote di Calenzano


Un sacerdote sorpreso in auto con una bimba di dieci anni in un’area di sosta dietro a un supermercato, è stato arrestato in flagranza di reato per violenza sessuale aggravata. L’episodio è accaduto lunedì scorso intorno alle 22,30 a Calenzano. A chiamare i carabinieri è stato un residente della zona che ha notato i due e, insospettitosi, ha aperto lo sportello e fatto uscire la piccola dall’auto avvisando anche i vicini.
Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118. Per la bambina, seguita da tempo dai servizi sociali, è stato disposto un sostegno psicologico. L’inchiesta è seguita dalla procura di Prato, competente per territorio anche sul comune di Calenzano, dove sono accaduti i fatti.
Il sacerdote, don Paolo Glaentzer, 70 anni, è parroco a San Rufignano a Sommaia (Calenzano), che fa capo alla diocesi di Firenze. Interrogato ieri e difeso dagli avvocati Filippo Bellegamba e Valeria Fontana, avrebbe dichiarato di intendere il suo rapporto con la bambina come una relazione affettiva, e che sarebbe stata sempre lei a prendere l’iniziativa. Gli episodi, più di uno, sarebbero avvenuti sempre nella sua auto, durante il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina, sua parrocchiana, a cui lui avrebbe dato assistenza vista la situazione disagiata della famiglia. Domani il sacerdote comparirà davanti al gip di Prato Francesco Pallini, per l’interrogatorio di convalida.

Sulla vicenda interviene l’Arcidiocesi di Firenze che esprime vicinanza alla bambina e alla sua famiglia. “Appresa la notizia dei gravissimi fatti contestati a don Paolo Glaentzer, che svolge la funzione di amministratore parrocchiale nella parrocchia di San Rufignano a Sommaia (Calenzano) l’Arcivescovo, card. Giuseppe Betori, innanzi tutto, afferma la piena fiducia nell’operato degli inquirenti e della magistratura” – si legge in una nota diffusa dall’Arcidiocesi fiorentina. “L’Arcivescovo e con lui tutto il presbiterio diocesano colpiti e addolorati esprimono sentita vicinanza alla bambina e alla sua famiglia” e rende noto che “ha immediatamente provveduto a sospendere, cautelativamente, dall’esercizio del ministero pastorale il sacerdote che è ospite della diocesi e non fa parte del clero fiorentino. Alla diocesi di Firenze – prosegue la nota – non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti; altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito. I fatti, così come contestati, già di per sé gravissimi,​ qualora fossero confermati dalle indagini per le quali ci si affida agli inquirenti, sono resi ancora più intollerabili e sconvolgenti in quanto attribuiti ad un sacerdote e sono causa di profondo dolore per le vittime e ferita aperta per l’intera comunità. Nel deprecare ripugnanti comportamenti, la diocesi ribadisce il dovere della ricerca della verità, l’attenzione e la cura per le vittime, l’impegno ad evitare ogni possibilità di reiterazione dei reati, la salvaguardia delle comunità, la fiducia nel clero, la certezza che il Signore non abbandona la sua Chiesa” conclude la nota dell’Arcidiocesi di Firenze.

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