18 Luglio 2018

Nel 2019 il Pin ospiterà un master internazionale in paesaggi agrari


Chiude con un passivo di quasi 170mila euro il bilancio 2017 del Pin, che fa segnare un risultato negativo per il secondo anno di fila. Un contenzioso legale perso con l’Inps e crediti vantati nei confronti di imprese non riscossi sono le principali cause del disavanzo, oltre alle mancate entrate derivanti dalla parte pubblica. Dal 2015 il Pin non può più contare sui 45mila euro che la Provincia garantiva ogni anno e anche la Fondazione Cassa di Risparmio ha diminuito il proprio contributo. Resta invece forte il sostegno del Comune, che si aggira sui 300mila euro.
Del bilancio e della situazione del Pin se ne è discusso nel corso di una seduta congiunta delle commissioni 2 e 5.
La ricerca resta un fiore all’occhiello, capace di generare un fatturato di 4 milioni e di sviluppare 138 progetti. Nel 2017 anche l’alta formazione ha ripreso vigore, formando 430 persone.
Nonostante il passivo l’offerta didattica è rimasta immutata, così come stabile è il numero degli iscritti, che si attesta sui mille studenti.
La mancanza cronica di uno studentato resta un problema stringente, ma nonostante questo nel 2019 il Pin ospiterà un master internazionale in paesaggi agrari, che richiamerà a Prato 18 ragazzi provenienti da tutto il mondo. Il master, che si articolerà in tre edizioni, sarà finanziato dal Ministero degli esteri su richiesta della Fao e avrà come unica sede mondiale quella pratese.

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