17 Luglio 2018

Presunto pestaggio all’ospedale, rifiutata la richiesta di una nuova perizia sulla vittima


Il gip si è opposto alla richiesta della Procura di Prato di effettuare una nuova perizia medico legale sul sessantenne che accusa le due guardie giurate dell’ospedale di averlo picchiato, la notte del 3 ottobre scorso, e ridotto su una sedia a rotelle. Il giudice per le indagini preliminari ha sottolineato che non vi sono elementi di novità tali da richiedere una nuova perizia, rispetto alla prima relazione del consulente tecnico, ritenuta esaustiva e razionalmente formulata. Quest’ultima aveva escluso che la tetraplegia, patita dalla vittima all’indomani del fatto contestato, possa essere dovuta ad una causa traumatica. La tetraplegia – aveva invece ravvisato la stessa perizia – era invece attribuibile ad un processo endogeno infettivo di natura infiammatoria, in pratica una patologia che poteva essere preesistente.

Il sessantenne, con problemi di tossicodipendenza, si era rivolto all’ospedale anche nei giorni precedenti e quella sera fu necessario l’intervento delle guardie giu-rate, perchè l’uomo stava protestando con il personale medico. Da qui in poi, le ricostruzioni divergono: la vittima, assistita dall’avvocato Manuele Ciappi, ha riferito di essere stato picchiato; una versione ribadita nel corso dell’incidente probatorio a cui è stato sottoposto nelle scorse settimane. Le due guardie giurate, assistite dagli avvocati Giuseppe Nicolosi, Michela De Luca e Antonio Cozza, si sono sempre proclamate innocenti. All’indomani dei fatti, è stato ritirato loro il porto d’armi e sono stati sospesi dal servizio. Un provvedimento che per motivi contrattuali non può durare più di alcuni mesi: i due vigilantes potrebbero dun-que perdere presto il posto di lavoro, prima che la giustizia abbia fatto il suo corso.

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