5 Luglio 2018

Regolamento tra bande alle Cascine a colpi di pistola e armi da taglio: tre feriti all’ospedale


Spari tra la gente, 3 feriti all’ospedale, uno dei quali abbandonato davanti all’Esselunga di Pratilia. E’ il bilancio della gravissima vicenda avvenuta ieri, verso le 20, nel parcheggio davanti all’ingresso delle Cascine di Tavola. Una dozzina i cinesi si sono affrontati davanti a decine di persone che a quell’ora frequentavano il parco. La rissa – probabilmente un regolamento di conti tra bande – è durata solo pochi minuti e si è poi conclusa con la fuga dei componenti su auto di grossa cilindrata, tra cui, pare anche una Porshe Cayenne. Più tardi, nei pressi dell’Esselunga di Pratilia, è stato ritrovato un cinese ferito in maniera grave da armi da taglio. L’uomo, 40 anni, probabilmente trasportato sul posto dopo la rissa alle Cascine, è stato soccorso e trasferito all’ospedale, dove è ricoverato in prognosi riservata con ferite all’addome e alla bocca. Al Santo Stefano, accompagnati da amici che sarebbero estranei ai fatti, sono poi giunti altri due cinesi coinvolti nella rissa, uno dei quali in codice rosso. Nessuno però, avrebbe riportato ferite da arma da fuoco.

Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri, che hanno setacciato per ore la zona in cui è avvenuta la rissa, recuperando quattro bossoli, più un altro proiettile inesploso. Con l’ausilio della scientifica, i militari del nucleo investigativo hanno effettuato campionamenti utili a rilevare tracce genetiche, per risalire all’identità dei partecipanti alla rissa. Elementi utili potrebbero arrivare dalle immagini di videosorveglianza cittadine, che potrebbero aver immortalato le auto in fuga: nel parcheggio e nelle immediate vicinanze dell’ingresso al parco, tuttavia, non ci sono telecamere.
Una delle piste battute dagli inquirenti è quella di un regolamento di conti tra bande dedite ad attività illecite, in particolare legate allo sfruttamento della prostituzione.
Qualcosa di simile è già accaduto a Prato lo scorso ottobre, quando in una casa di prostituzione allestita in un terratetto di via Tofani, al Macrolotto Zero, si fronteggiarono a colpi di spade e coltelli due bande che volevano imporsi come protettrici delle prostitute, dietro pagamento del pizzo (leggi l’articolo).
Il fatto di ieri sera è il più grave ma non è l’unico episodio di criminalità avvenuto all’ingresso del Parco delle Cascine, dove sono frequenti le spaccate per furti alle auto in sosta e dove due mesi fa, di notte, presero fuoco  il furgone e il gazebo del paninaro.

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