Rincaro biglietti bus, l’assessore regionale Ceccarelli convoca i sindaci pratesi: “Se ci sono criticità, siamo pronti ad ascoltare”


“Se i sindaci hanno delle proposte, purché sostenibili, per intervenire su eventuali criticità in fase di applicazione del nuovo sistema tariffario, siamo ben lieti di ascoltarle. Per quanto possibile stiamo infatti già lavorando in questa direzione e, poiché non ho ricevuto alcuna richiesta di incontro, ho provveduto a convocare i sindaci ad una specifica riunione, perché ritengo che il confronto debba avvenire anche nelle sedi opportune e non solo a mezzo stampa”.

Così l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli risponde alle critiche di alcuni sindaci dell’area pratese che avevano denunciato i forti rincari su biglietti e abbonamenti a partire dallo scorso 1 luglio e i disagi legati alla nuova tariffazione chilometrica delle corse extraurbane. Tra i più critici era stato il sindaco di Montemurlo Mauro Lorenzini che aveva definito inaccettabili i rincari: la corsa andata-ritorno da Montemurlo all’ospedale di Prato è passata, solo per fare un esempio, da 3,40 euro a 8,20, vista la necessità di acquistare due biglietti (uno extraurbano Montemurlo-stazione di Prato; l’altro urbano stazione di Prato – ospedale).
Secondo l’assessore Ceccarelli, la Regione sta applicando “un sistema definito nel 2012 e ribadito nel 2017, che ha visto un progetto di rete dei servizi elaborato dai Comuni e dalla Provincia di Prato ed un sistema tariffario convenuto con la Regione”.

L’assessore regionale ricorda inoltre che il contratto ponte 2018-2019 per i servizi tpl in Toscana anticipa, nelle more del contenzioso sulla gara regionale, alcuni effetti positivi della gara stessa. In particolare “gli investimenti in nuovi autobus urbani ed extraurbani, sistemi di controllo satellitare, video sorveglianza a bordo, accessibilità per persone a ridotta mobilità, paline intelligenti e comunità tariffaria regionale. Quest’ultima – spiega ancora Ceccarelli – significa tariffe omogenee in tutta la Toscana, riducendo a poche e chiare tipologie le decine di varie tariffe presenti prima nei vari territori ed adeguamenti dei costi, peraltro introducendo per la prima volta la possibilità della riduzione Isee (inferiore a 36.000 euro) per tutti gli abbonamenti autobus urbani ed extraurbani a cui si somma, dall’anno di imposta 2018, la detrazione fiscale del 19%, fino ad un massimo di 250 euro”.

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